Soldati israeliani a Castignano? Il sindaco Polini: «Non si può stabilire se ci fossero con certezza»

IL SINDACO prende le distanze da quanto scritto da Il Fatto Quotidiano: «L'unica cosa certa è la presenza di famiglie israeliane che hanno alloggiato in un B&B»
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Prosegue il caso dei presunti soldati israeliani in vacanza a Castignano alla fine di agosto.

Il sindaco del Comune, Fabio Polini, prende ufficialmente le distanze – come raccontato già ieri da Cronache Picene – dal giornalista de Il Fatto Quotidiano che ha riportato per primo la notizia. Notizia che, nelle ultime ore, ha suscitato diverse reazioni.

Breve recap dei fatti: da Milano, il giornalista ha contattato Polini per riferirgli l’arrivo di presunti soldati israeliani nel paese. «La notizia ha suscitato sorpresa, poiché – fa notare il Sindaco – tutte le strutture ricettive, in quel momento, erano occupate per Templaria, dagli artisti».

 

Fabio Polini

«A emergere con certezza e solo in un secondo momento – precisa il Primo Cittadino – è stata la presenza, per circa una settimana, di alcune famiglie israeliane alloggiate in un bed & breakfast del luogo. Ricordo a tutti che, nel rispetto delle regole, ogni struttura ricettiva è libera di accogliere chi desidera».

Resta tuttavia un nodo cruciale: “non è possibile stabilire se tra gli ospiti vi fossero effettivamente soldati“, recita la nota stampa di Polini. “Una verifica di questo tipo, infatti, spetterebbe alla Questura, non certo al Sindaco. Da qui anche l’ipotesi che sarebbe stato più auspicabile, dal giornale, piuttosto che alimentare voci – sollevando di fatto interrogativi su chi abbia pagato per il soggiorno, chi abbia organizzato l’arrivo – verificare in maniera più approfondita la notizia”.

«In ogni caso, fossero stati realmente militari – conclude – io, in quanto responsabile della sicurezza istituzionale del territorio, avrei dovuto essere informato ufficialmente, come d’altronde sarebbe dovuta essere avvisata la locale stazione dei Carabinieri, ma nessuno ha ritenuto di farlo. Per quanto mi riguarda, se avessi pensato di ospitare in locali pubblici qualcuno, avrei favorito, nel caso, iniziative solidali verso minori colpiti dalla fame o vittime di guerre».

La notizia del possibile alloggio di soldati israeliani a Castignano, inevitabilmente, ha suscitato scalpore e numerose reazioni a livello locale, come quelle dell’Anpi Provinciale di Ascoli Piceno – che «esprime la propria ferma contrarietà all’accoglienza, nel nostro territorio, di militari israeliani in licenza: la memoria della Resistenza non può essere compatibile con la tolleranza verso chi oggi è al servizio di un governo che si è macchiato di gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani» – o quelle di Francesco Ameli (Pd) – «Acquaroli e Meloni hanno trasformato il Piceno in un villaggio turistico per chi uccide donne e bambini palestinesi».

 

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