di Edoardo Ciriaci
Bagno di folla sulla spiaggia di San Benedetto del Tronto per l’arrivo di Antonio Tajani. Il ministro degli Esteri è stato l’ospite più atteso nella prima delle tre giornate di “Azzurra Libertà, protagonisti del presente”: il festival organizzato da Forza Italia Giovani. L’evento ha avuto inizio alle ore 15:30 di venerdì 12 agosto ed è continuato fino alle prime ore della sera. Presenti tra gli altri anche il sindaco sambenedettese Antonio Spazzafumo, i senatori Claudio Lotito e Francesco Gasparri, i segretari regionali di Forza Italia e Forza Italia Giovani l’onorevole Francesco Battistoni e Valerio Pignotti.
il palco di Forza Italia Giovani
Un pomeriggio di panels introdotti e moderati dai dirigenti del movimento giovanile, poi l’atteso intervento di Tajani che ha voluto toccare più temi. Dalla soddisfazione per i sondaggi relativi alle elezioni regionali del 28 e 29 settembre: «Siamo proprio una bella squadra – ha commentato – e i dati ci confermano che prenderemo più voti di quelli presi alle europee. Ciò significa che stiamo facendo bene e che quello che diciamo è convincente per i cittadini».
E sulla sanità: «Parlarne è importante. Lo abbiamo fatto negli ospedali, con i medici, abbiamo promosso tante riforme. Quella di Zangrillo ad esempio ha permesso alle farmacie di diventare arruolatrici di servizi in sostituzione di alcuni uffici delle Asl».
Antonio Tajani, ministro degli Esteri
In chiusura un pensiero all’attentato a Charlie Kirk, attivista americano di destra che è stato ucciso il 10 settembre da un cecchino durante uno dei suoi celebri dibattiti alla Utah Valley University.
«L’altro giorno è stata ammazzata una persona probabilmente perché aveva delle idee, che magari possiamo anche non condividere. La proposta era di dedicare a lui questa tre giorni, non per quello che diceva ma perché doveva essere libero di dirlo. E la colpa di quei cattivi maestri che provocano delle reazioni in chi qualche problema psicologico magari ce l’ha. Ricordate quello che successe a Silvio Berlusconi quando uno squilibrato gli lanciò in faccia una statuetta del Duomo di Milano».
«Noi stiamo facendo tante cose che vanno sempre nella direzione delle persone. Il principio è quello. La priorità è la persona – continua Tajani – che deve essere libera. In Senato sono stato attaccato da una senatrice del Movimento 5 Stelle ed è grave che, in un momento così complicato, in un dibattito si dia del “prezzolato” al ministro degli Esteri e che sono complice del genocidio palestinese. Le accuse politiche non mi spaventano ma non mi piace la demonizzazione dell’avversario».
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