Scritte offensive contro una studentessa, la condanna dell’opposizione consiliare e di Confartigianato 

ASCOLI – Il grave episodio accaduto lo scorso venerdì, quando ignoti hanno imbrattato i muri di una scuola con parole volgari e a sfondo sessuale riportando nome e cognome di una ragazza, continua a suscitare reazioni di sdegno  
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Scritte offensive sul muro della scuola

 

 

Il grave episodio accaduto lo scorso venerdì 26 settembre, quando ignoti hanno imbrattato i muri dell’Itcg “Umberto I” che ospita anche classi del Liceo Linguistico “Stabili Trebbiani” di Ascoli, con parole volgari e a sfondo sessuale riportando nome e cognome di una ragazza, continua a suscitare reazioni di sdegno.

 

Alcuni consiglieri comunali di opposizione di Ascoli

Ad intervenire sono ora i consiglieri di opposizione del Comune di Ascoli che hanno diffuso una nota di ferma condanna, sottolineando come non si possa liquidare l’accaduto come una semplice “ragazzata”: «Si tratta di un atto vile, codardo e violento che colpisce la dignità della persona e, con essa, l’intera comunità».

L’opposizione consiliare ha ribadito tre punti fondamentali.

Solidarietà alla vittima: «Piena vicinanza alla giovane coinvolta, con l’invito alla città a non lasciarla sola di fronte a un’aggressione così meschina».

Richiesta di chiarezza e responsabilità: «Fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine e richiesta di individuare e sanzionare i responsabili, affinché episodi simili non restino impuniti».

Prevenzione ed educazione al rispetto: «Promozione di percorsi educativi nelle scuole sul rispetto reciproco e sul contrasto alla violenza di genere, insieme a un «patto civico» che coinvolga istituzioni, associazioni e scuole».

«Condanniamo con fermezza questo episodio e ribadiamo che la dignità delle persone non è mai negoziabile. È responsabilità di tutti costruire una comunità in cui simili atti vengano respinti con forza», recita la nota dei consiglieri.

 

Natascia Troli

Anche Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo ha espresso solidarietà e condanna. La vicepresidente interprovinciale Natascia Troli, a nome dell’intera associazione, ha definito le scritte «un atto gravissimo e inaccettabile»: «Riteniamo inaccettabile che si usino parole denigratorie, volgari, discriminatorie: tali comportamenti costituiscono una forma di violenza, in particolare se diretti nei confronti di una donna».

Troli ha ribadito l’impegno dell’associazione nel promuovere una cultura del rispetto e della convivenza civile, ricordando le numerose iniziative di sensibilizzazione già realizzate sul tema.
«Siamo sicuri che le autorità competenti faranno piena chiarezza e perseguiranno i responsabili. Crediamo che la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne debba entrare sempre più nelle scuole, per coinvolgere i giovani e costruire fin da subito una società più consapevole e rispettosa».

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