Allerta Meteo: nel Piceno in arrivo forti venti di burrasca e mareggiate

METEO - La perturbazione entra in azione da domenica notte con raffiche fino a tempesta, prima da sud-ovest e poi con un deciso rinforzo da nord-est lungo la costa. A San Benedetto riunito il Coc. L'appello ai cittadini da parte del sindaco di Ascoli
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L’allerta meteo

La protezione civile ha emesso un’allerta meteo arancione per le Marche, valida dalle prime ore di domenica 5 ottobre fino alla mezzanotte di martedì 7.


Si prevede il transito di una perturbazione che porterà fenomeni intensi, in particolare sul fronte della ventilazione.

Nella notte tra sabato e domenica, si attende l’arrivo di venti di sud-ovest che si intensificheranno nelle aree collinari e montane, con raffiche che potranno toccare livelli di burrasca o burrasca forte.

 

La situazione cambierà rapidamente dalla mattinata di domenica: l’approfondimento di un minimo depressionario sull’Adriatico causerà rovesci in transito da nord a sud e, soprattutto, un netto rinforzo della ventilazione da nord-est. Lungo la costa e sulle prime colline, il vento soffierà con raffiche fino a burrasca forte o tempesta, portando con sé il rischio di mareggiate.

L’allerta arancione per vento comprende anche il territorio piceno.

Lungo il crinale appenninico, la ventilazione nord-orientale potrà raggiungere raffiche di burrasca. L’attenuazione dei forti venti è prevista solo a partire dal tardo pomeriggio di domenica. La protezione civile raccomanda ai cittadini la massima prudenza.

 

Il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, in ragione dell’allerta, invita «tutti i cittadini a prestare la massima attenzione e a riporre in casa vasi, fioriere o altri oggetti presenti su finestre, balconi, terrazzi o in altre aree esterne, al fine di evitare cadute accidentali e possibili situazioni di pericolo per la cittadinanza.

Si raccomanda, altresì, ai titolari di occupazioni presenti sul territorio (cantieri, ecc.) di monitorare lo stato delle stesse e, ove presenti, verificarne gli ancoraggi, per la salvaguardia della pubblica incolumità».

 

Il Coc riunito a San Benedetto

 

A San Benedetto, il sindaco Antonio Spazzafumo ha firmato l’ordinanza con cui viene aperto il Coc,  Centro Operativo Comunale,  per assumere tutte le decisioni del caso che verranno tempestivamente diffuse. La sala operativa della Protezione civile rimarrà aperta per tutta la giornata di domenica mentre per ogni segnalazione si può fare riferimento alla Polizia Municipale al numero 0735/594443.

Nel frattempo il sindaco ha firmato l’ordinanza, valida fino al termine dell’allerta meteo, per
l’annullamento di manifestazioni e di eventi pubblici o privati all’aperto; il divieto di accesso a parchi, giardini pubblici, giochi all’aperto, sino al termine della criticità meteo; la chiusura di tutti gli impianti sportivi all’aperto e quelli dotati di struttura pressostatica; la chiusura di tende e di strutture precarie.

«Si impone – si legge ancora nella nota dell’Amministrazione comunale – di assicurare gli oggetti che potrebbero mettere in pericolo la pubblica incolumità, collocati su balconi e coperture in caso di peggioramento delle condizioni meteo. 

Agli esercenti delle attività commerciali che dispongono di suolo pubblico ove sono collocate strutture quali sedie, ombrelloni, tavoli ed ogni altra attrezzatura d’esercizio non saldamente ancorata al suolo, si ordina di provvedere ad assicurare la stabilità delle stesse e rimuovere quelle che possono causare pericolo in ragione dell’intensità dei fenomeni atmosferici previsti ed in corso

Alle imprese edili si si ordina di adottare tutte le adeguate misure di sicurezza e vigilanza volte ad assicurare la stabilità delle recinzioni di cantiere e delle impalcature, nonché volte a scongiurare atri pericoli, rimuovendo ogni oggetto, struttura o attrezzo di lavoro che potrebbe rovinare sul suolo od essere trasportato dal vento mettendo a repentaglio la sicurezza delle persone e delle cose.

L’ordinanza raccomanda a tutti i cittadini la massima attenzione e di evitare di transitare e di sostare nelle aree con alberature, nell’arco temporale dell’evento atmosferico forte e in quello immediatamente successivo, considerato il pericolo di caduta tardiva di rami sospesi già distaccatisi; di evitare le zone esposte al vento, guadagnando una posizione riparata rispetto al possibile distacco di oggetti esposti o sospesi e alla conseguente caduta di oggetti, anche di piccole dimensioni e relativamente leggeri, come vasi o tegole; di evitare anche le soste su moli e pontili, oltre all’uso di imbarcazioni; evitare spostamenti non strettamente necessari; di mettere in sicurezza le proprie aree esterne per evitare che oggetti come gazebi, vasi e altre suppellettili possano creare situazioni di pericolo».


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