Remo Girone in “L’Eretico, un gesto di coraggio”, girato ad Ascoli
di Filippo Ferretti
È stato uno dei volti che hanno impreziosito maggiormente il rapporto tra Ascoli e il cinema in questi ultimi decenni. Parliamo di Remo Girone, attore amatissimo sia sul piccolo che sul grande schermo, sempre con ruoli e personaggi particolarmente severi, a partire dal Tano Cariddi del popolarissimo sceneggiato La Piovra, negli anni Ottanta televisivi.
L’attore, che vent’anni fa fu tra i protagonisti di uno dei lavori più difficili mai girati in città, L’Eretico, un gesto di coraggio, incentrato sulle gesta di Francesco Stabili, vale a dire Cecco d’Ascoli, è morto il 3 ottobre a 76 anni nella sua casa di Monaco.
Una scena del film “L’Eretico, un gesto di coraggio”
Non a caso l’attore – uno dei pochi italiani riusciti a diventare un nome attivo e conosciuto anche all’estero – aveva partecipato, nel 2004, alle riprese della pellicola scritta e diretta dall’ascolano Piero Benfatti, che ebbe non solo un cast internazionale ma anche una fortunata vita nelle sale estere, soprattutto in Germania e in Austria.
Tra le sue ultime apparizioni cinematografiche internazionali si ricordano The Equalizer di Antoine Fuqua (2023) e Le Mans ’66 di James Mangold (2019).
Remo Girone ad Ascoli, in un momento fuori dal set
Remo Girone rimase a lungo ospite del set ambientato nel capoluogo piceno per il film dedicato alla figura dell’astrologo, negromante e scrittore arso vivo a Firenze dopo la denuncia per eresia nel 1327. Nel progetto ascolano interpretava il ruolo del vendicativo Dino del Gobbo, all’interno di una storia che vedeva Tobias Moretti nei panni del protagonista, accanto a nomi del calibro di Lino Capolicchio, Robert Stadlober, Toni Bertorelli e Luigi Maria Burruano.
«Ho sempre avuto molto affetto e gratitudine per Remo Girone» dichiara il regista Piero Benfatti, a proposito dei mesi delle riprese della pellicola, che in Italia ebbe non poche difficoltà a uscire nelle sale a causa di problemi di produzione.
«Per realizzare il film non avevamo le risorse per pagare un attore del suo peso, ma dopo aver letto la sceneggiatura lui rinunciò a buona parte del cachet e accettò di interpretare il ruolo del personaggio antagonista di Cecco d’Ascoli» ricorda Benfatti, che intende sottolineare la sua bravura e il suo impegno in quella occasione.
«Ritengo di essere stato un privilegiato ad aver avuto la fortuna di dirigerlo» conclude il cineasta, ripensando a un progetto che vide la partecipazione corale, in costume, di tanti ascolani, in alcuni dei luoghi storici più belli e suggestivi della città.
Remo Girone con il regista Perelli e Sebastiano Somma sul set di “Sospetti”
Remo Girone rischiò di tornare a girare ad Ascoli nel 2006, una volta entrato nel cast della serie Sospetti, che era stata girata in precedenza da Luigi Perelli proprio nel capoluogo piceno, con Sebastiano Somma come protagonista. Il prosieguo della saga scelse invece di spostare le riprese nel Nord Italia.
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