Sequestrati all’alba 3 quintali di pesce appena pescato: multe “salatissime” per tre persone

SAN BENEDETTO - I finanzieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno e del Reparto Operativo Aeronavale di Ancona, hanno sequestro 300 kg di pescato e irrogato sanzioni amministrative per un importo pari a circa 20mila euro
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Nell’ambito dei controlli a tutela degli operatori economici onesti e della salute dei cittadini, i finanzieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno e del Reparto Operativo Aeronavale di Ancona, nei giorni scorsi, hanno sviluppato sinergicamente lungo il litorale piceno un mirato servizio di contrasto alla pesca illegale, volto al controllo della filiera dei prodotti ittici e alla commercializzazione degli stessi.

 

Nello specifico, è stato predisposto un dispositivo finalizzato a monitorare la costa per individuare l’eventuale presenza di pescatori di frodo, ovvero coloro che esercitano la pesca in modo illegale, violando le leggi e le normative vigenti. L’attività informativa e di perlustrazione del territorio ha consentito di sorprendere, alle prime luci dell’alba, 3 pescatori di frodo di rientro da una battuta di pesca nei pressi della Riserva Naturale “Sentina” nel Comune di San Benedetto del Tronto.

 

L’attività si è conclusa con il sequestro di 300 kg di prodotto ittico vario, delle reti utilizzate per la pesca nonché l’irrogazione di sanzioni amministrative, per violazioni inerenti all’esercizio della pesca così come regolamentato, per un importo pari a circa 20 mila euro.

 

A seguito del sequestro operato dalle Fiamme gialle della Sezione Operativa Navale di San Benedetto del Tronto e della locale Compagnia, è stata richiesta l’analisi sanitaria da parte del Servizio Igiene degli Alimenti di origine animale dell’Ast di Ascoli Piceno, che lo ha certificato come essere idoneo al consumo umano. Pertanto si è proceduto a interessare la Caritas Diocesana di San Benedetto del Tronto – da anni impegnata attivamente nel promuovere i valori della carità all’interno della comunità ecclesiale della Riviera delle Palme – la quale ha accolto con vivo entusiasmo la generosa donazione.

 

L’attività posta in essere costituisce un esempio virtuoso di come legalità e solidarietà possano camminare di pari passo, generando un impatto positivo sulla collettività e su chi si trova in situazioni di maggiore fragilità. La Guardia di Finanza, con i suoi reparti di “terra” e di “mare”, è impegnata quotidianamente non solo nel contrasto alle varie forme di illegalità economico-finanziaria e a tutela degli imprenditori onesti, ma anche al contrasto della pesca illegale, nella tutela della biodiversità marina e nella salvaguardia di una delle risorse più preziose per l’economia e la cultura del nostro Paese.


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