«Il settore delle costruzioni – dichiara l’onorevole Augusto Curti – rappresenta una delle architravi dell’economia italiana: vale circa il 20% del Pil e impiega oltre tre milioni di lavoratori. Non è soltanto un comparto produttivo, ma una leva di coesione sociale e territoriale, indispensabile per la sicurezza delle infrastrutture, la qualità dell’abitare e la modernizzazione del Paese».
Proprio in questi giorni, tuttavia, l’Ance ha segnalato un ammanco di 2,5 miliardi di euro per le compensazioni dovute alle imprese a seguito del caro materiali, rappresentando di fatto una criticità che impatta sulla realizzazione di numerose opere pubbliche, incluse quelle finanziate dal Pnrr.
Augusto Curti
«Non si tratta di una mera questione contabile – spiega Curti – ma di una carenza di liquidità che rischia di generare ritardi, sospensioni dei lavori e difficoltà diffuse in tutta la filiera. Anche nelle Marche, dove il comparto delle costruzioni resta fortemente strategico per la tenuta dell’economia regionale, la ricaduta sarebbe pesante: parliamo di circa 653.000 addetti, con un tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni del 67,1%. È indispensabile – prosegue l’onorevole – che il Governo assicuri con tempestività le risorse mancanti e programmi una politica industriale strutturale per il settore. Il Paese non può concedersi di arrestare un comparto che sostiene occupazione, innovazione e sviluppo. L’edilizia, più di altri ambiti, misura la capacità dello Stato di garantire continuità e futuro ai propri territori».
Il deputato marchigiano ha dunque presentato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, per sollecitare chiarimenti e impegni concreti. «Abbiamo chiesto al Governo di affrontare la questione con assoluta urgenza, assicurando le risorse mancanti così da garantire continuità ai cantieri. Non si tratta solo di rispettare le scadenze europee, ma di difendere il lavoro e la solidità del nostro sistema economico».
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