Emidio Croci, l’ultimo saluto di San Benedetto: «Non dimenticheremo il tuo sorriso»

I FUNERALI si sono svolti nella chiesa della Madonna della Marina. Toccanti le parole della moglie Cinzia, della figlia Sofia e di monsignor Vincenzo Catani. Il pensiero va al piccolo Matteo, terzogenito, ricoverato a Torrette per le conseguenze dell'incidente fatale alla vita di suo padre. Il cugino Roberto: «Non c'è stata alcuna imprudenza da parte di Emidio»
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Funerali di Emidio Croci, l’applauso all’uscita della bara

 

di Pier Paolo Flammini

 

Le parole più belle sono quelle della moglie Cinzia e della figlia Sofia di 18 anni. Al termina della Santa Messa officiata nella chiesa della Madonna della Marina da monsignor Vincenzo Catani, ex parroco di San Pio X, la parrocchia frequentata dalla famiglia di Emidio Croci, il saluto dei familiari ha aperto il cuore dei tantissimi presenti. Una morte, quella del 46enne Emidio Croci, che è inspiegabile per come è arrivata e che ha sconvolto l’intera comunità sambenedettese.

 

«Abbiamo un dolore immenso, abbiamo un dolore in mille pezzi, ma la vostra vicinanza la sentiamo e per questo vi ringrazio, non mi sono mai sentita sola e vi ringrazio con il cuore – ha detto la moglie CinziaAmore mio, non sai quanto ti amo. La vita per noi ha riservato una delle prove più terribili, ma non siamo mai soli, siamo caduti su un tappeto morbido, inoltre abbiamo dei figli meravigliosi che hanno tutta la calma, la forza e la pazienza del loro papà. Io ti posso dire che mi sento fortunata ad aver costruito tanto con te. Adesso hai il compito ancora più arduo di stare vicino al nostro piccoletto. Io, Chicco, Sofi e Tucci ora sappiamo di avere un angelo che sarà sempre con noi».

 

Sulla bara di Emidio corone di fiori rossi e blu, una sciarpa della Samb, la sua squadra del cuore. Nella chiesa, i ragazzi delle giovanili della Samb e della Martinsicuro Academy Samb, dove giocano Francesco ma anche il piccolo Matteo, 12 anni, ferito a seguito dell’incidente e ancora ricoverato all’ospedale Torrette di Ancona, fortunatamente fuori pericolo di vita. E tanti compagni di classe con la maglia rossoblù, così come Sofia e Francesco. Presente anche il presidente Vittorio Massi.

 

«Mi facevi notare sempre quanto chiacchieravo troppo – ha detto, col sorriso, Sofia – Io sono la tua esatta copia, come mi dice ogni persona che ci conosce. Le mie battute, il mio sorriso, l’ho ripresi da te. Dire che mi manchi forse è poco. Mi manca ogni cosa di te. Di te non mi manca solo il ricordo, pensare che in un secondo è cambiato tutto, mi devasta. Mi dovevi aiutare a scegliere l’università ma farò quello che mi avevi detto, sceglierò quello che mi piace di più senza tante paranoie. I miei figli avranno molto, anzi tutto, di te. Chi ha fatto del bene lo riceverà sempre. Concludo dicendo Forza Samba, e papà ti voglio bene».

 

Resta al momento l’indagine aperta dalla Procura di Teramo sulla dinamica dell’incidente. Il 41enne albanese, residente ad Alba Adriatica, che guidava la Mercedes A piombata contro la Mercedes Glb guidata da Emidio Croci, è risultato positivo agli esami relativi all’alcool, anche se è fuggito dopo l’incidente e si è costituito solo il giorno successivo (al momento è ricoverato a Giulianova a seguito delle ferite riportate). Si sta cercando un altro passeggero del mezzo, che sarebbe a sua volta fuggito: i capi di imputazione sono omicidio colposo, omissione di soccorso, lesioni.

 

A tal proposito, al termine della messa, è intervenuto anche il cugino di Emidio, Roberto, parlando proprio dell’incidente: «Emidio era una persona speciale e stupende, impeccabile sul suo modo di essere, sul suo lavoro e la sua famiglia, sempre col sorriso nel volto e pronto a dare una mano a tutti. Ma devo parlare dell’incidente. La vita di Emidio si è decisa in un paio di decimi di secondo. Noi siamo semplici spettatori della vita e degli eventi che ci accadono. Sui social abbiamo letto tante informazioni, inizialmente condivisibili. Mancata velocità, guida in stato di ebbrezza, mancata precedenza da parte di Emidio. Abbiamo ricostruito la dinamica dell’incidente, Emidio aspettava di poter passare per attraversare la Statale. Emidio in un istante si è trovato coinvolto in qualcosa di più grande di lui, che non poteva evitare né prevedere. Non posso dire altro, ma posso dire con certezza che non c’è stata imprudenza da parte di mio cugino».

 

Monsignor Vincenzo Catani ha ricordato Emidio e il suo sorriso: «Quasi tutte le sue foto lo rappresentano con un sorriso. Ci rimarrà questo sorriso e la tua gioia schietta, il tuo amore per la famiglia, la tua umanità e la tua gentilezza. Bello anche il tuo impegno nel volontariato. Ti do l’addio a nome di tutti, ma lo faccio nel senso pieno, ti metto nelle mani di Dio perché tu possa essere da lui coccolato». Domenica prossima, alle ore 11, nella parrocchia di San Pio X, Emidio Croci sarà ricordato nuovamente durante la Santa Messa.

 

Un applauso ha accompagnato l’uscita del feretro dalla Chiesa, con l’abbraccio di Cinzia con i due figli, e il pensiero al piccolo Matteo. Un pensiero che è di tutti.

 

 


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