L’incendio dello scorso 9 agosto
di Maria Grazia Lappa
La riapertura delle attività dell’Adriatica Bitumi ha riacceso le polemiche tra i residenti di San Giuseppe di Colli del Tronto e Pagliare di Spinetoli, che tornano a chiedere con forza la delocalizzazione dello stabilimento.
Questa mattina, 9 ottobre, un gruppo di cittadini si è dato appuntamento davanti ai cancelli dell’azienda in via dell’Artigianato per fare il punto della situazione e manifestare la propria preoccupazione.
«Abbiamo paura – hanno dichiarato – chiediamo che il sito venga spostato. Se non verremo ascoltati, inizieremo con sit-in e proteste davanti alla fabbrica. I lavoratori hanno tutta la nostra solidarietà, ma la sicurezza delle famiglie viene prima di tutto. Non si può continuare a operare tra le case di due frazioni così popolose».
Tra i presenti anche Giuseppe Del Moro, rappresentante di Legambiente Spinetoli, che ha ribadito la necessità di tutelare l’incolumità pubblica.
I cittadini ricordano con apprensione il rogo del 9 agosto scorso, che aveva costretto il sindaco Andrea Cardilli a disporre l’evacuazione di negozi, centri commerciali, laboratori artigianali e abitazioni nel raggio circostante.
Il comitato spontaneo dei cittadini
«Quei momenti resteranno impressi nella nostra memoria – raccontano – la paura era negli occhi di tutti. Se i silos fossero stati pieni, le conseguenze sarebbero potute essere drammatiche. Chiediamo al prefetto e alle autorità competenti di garantire la nostra sicurezza: non possiamo vivere costantemente in allerta».
«Al momento, però, queste garanzie non ci sono», affermano i cittadini.
Tra le criticità segnalate dai residenti anche l’aumento del rumore generato dopo l’incendio di una delle strutture, che avrebbe amplificato le emissioni acustiche creando nuovi disagi.
«Il sindaco – aggiungono – ha scritto all’Arpam per chiedere verifiche, ma il problema principale resta: questo sito non può rimanere a ridosso delle nostre case. Se non ci saranno risposte rapide, partiremo con nuove forme di protesta».
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