La sanità del Pieno è ancora in fermento. Secondo l’Unione Sindacale di Base, le assunzioni annunciate di recente dell’Ast “non coprono minimamente la reale carenza di personale” – denunciano in una nota – perché “le cifre fornite non rappresentano la reale condizione vissuta nei reparti“.
L’ospedale “Mazzoni” di Ascoli Piceno
I NUMERI – “Dal 2022 al 2024 si sono persi 177 dipendenti del comparto – i conti dell’Usb – Nei primi mesi del 2025, altri 35 operatori hanno lasciato l’azienda tra infermieri, Oss, tecnici e amministrativi. A questi si aggiungono ulteriori 15 infermieri e 7 Oss cessati nei mesi successivi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: 42 infermieri e 21 Oss mancanti, a cui si sommano carenze in altri profili strategici”.
OSCO – “Dimenticate” poi “le assunzioni (9 infermieri e 6 Oss) per Osco Ap, la cui apertura è avvenuta sottraendo personale ad altri reparti già in sofferenza, nonostante queste figure fossero già previste e finanziate con 766.000 euro nel Piao 2025″, scrivono.
OSS – “A nostro parere, la dotazione organica della qualifica Oss è fortemente sottodimensionata: nemmeno 300 unità presenti in un Azienda Sanitaria di circa 500 posti letto e di 2000 dipendenti. Servirebbero almeno 350 Oss“, proseguono, dopo aver ricapitolato il numero di assunzioni, di cessazioni e di stabilizzazioni dei rapporti di lavoro forniti dall’Ast stessa.
IL CASO – A proposito di Oss, a far discuter è anche il caso di un Oss che è stata “costretta a rinunciare all’assunzione a 24 ore dal prendere servizio” perché, riportano, non era ancora stata informata del fatto che la sua legittima richiesta di non poter accettare l’assegnazione nell’Rsa Offida non era stata accettata, scoprendo di essere stata assegnata proprio a Offida solo al momento della firma del contratto, che quindi non ha potuto firmare. “Inaccettabile costringere alla rinuncia di un lavoro a tempo indeterminato di una persona che ha vinto un concorso pubblico“, tuona l’Usb.
Il dg dell’Ast Antonello Maraldo
“Riconosciamo al dg Maraldo la capacità di ascolto e il merito di aver avviato un primo ciclo di assunzioni – scrivono – ma ciò non è stato sufficiente: da allora il personale continua a diminuire, a causa di cessazioni, trasferimenti e una gestione ancora non all’altezza delle reali necessità. I numeri aggregati non bastano: non dicono dove è stato destinato il personale né tengono conto di carichi di lavoro, assenze, distacchi e mobilità interne”.
LE RICHIESTE – Queste quindi le tre richieste avanzate dal sindacato: “l’immediato scorrimento delle graduatorie e l’assunzione stabile di almeno 22 infermieri e almeno 6 Oss per Osco e altre 7 unità, per coprire carenze innegabili nei vari reparti”; “l’attivazione di un piano straordinario di assunzioni” e “un confronto urgente e concreto per garantire continuità e sicurezza nei servizi”.
“Usb rivendica il proprio ruolo: non accettiamo logiche di autocompiacimento e continueremo a dare voce al malcontento, che non è certo causato dalla scrivente, e a chi lavora ogni giorno tra mille difficoltà. Non è più accettabile che la tenuta del sistema sanitario venga scaricata su lavoratori allo stremo, tra carenze croniche, turni massacranti e precarietà del proprio tempo libero diffusa – concludono – In assenza di risposte tempestive, Usb si riserva tutte le forme di mobilitazione a tutela della dignità della salute e dei diritti del personale tutto“.
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