Candellori piccolo gigante, Sbaffo eroe del derby, Palladini storia della Samb

LE PAGELLE di Samb-Ascoli 2-1
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Alessandro Sbaffo festeggiato a fine Samb-Ascoli 2-1

CULTRARO 7,5 Un solo vero intervento, ma da gigante, si oppone a Chakir e salva il risultato.

ZOBOLETTI 7 Anche lui gioca un primo tempo tarantolato, in difesa è attentissimo. Partita da sambenedettese vero.

ZINI 7,5 Gigante. Primo tempo incredibile, ha una forza fisica straripante e sfiora anche il gol nella ripresa.

PEZZOLA 7,5 E meno male che non era al meglio. Carico, attento, pulito, e nell’unica occasione in cui l’Ascoli riesce a giocare in velocità ci pensa Cultraro. Finisce col naso rotto ma non molla.

TOSI 7,5 Sempre così. Percorre chilometri e chilometri, attentissimo in difesa, morde in attacco. Bravissimo.

MOUSSA TOURE’ 7,5 Riscatta l’espulsione di Ascoli con una prestazione memorabile, non sbaglia nulla, recupera palloni su palloni, encomiabile.

CANDELLORI 8 Che dire. Da castoranese sente il derby e dopo la partita del Del Duca, giocata anch’essa al massimo, ripaga con un’altra prestazione mostruosa.

KONATE 8 La Samb non segnava un gol su azione all’Ascoli dal 7 marzo 1971, il famoso “derby della neve” con gol di Caposciutti al 48′ (2-0, il primo gol di Carnevali). Conferma il suo stato di forma favoloso, già messo in mostra al Del Duca.

SBAFFO 8,5 Scrive il suo nome nella storia della Samb a quasi 40 anni dal gol di Sauro Fattori, sempre su calcio di rigore, anche se nella porta opposta. Ma oltre il gol, il secondo in stagione e sempre su rigore (a Perugia l’altro, poi c’è il gol annullato in Samb-Ravenna che ancora grida vendetta), il suo primo tempo è una collezione di perle tra cui l’assist geniale per Konate.

BATTISTA 7,5 Scatenato, sfrutta l’occasione concessa nel migliore dei modi. Nel primo tempo è un funambolo, sgusciante, giocatore intelligente che cambia posizione e manda in tilt la retroguardia ascolana.

NOUHAN TOURE’ 7 Gara di grande intensità e intelligenza, gli è mancato il gol ma dimostra che può giocare anche da prima punta. Arriveranno anche i gol perché è nelle sue corde.

EUSEPI 7 Preservato per le tre partite consecutive, un po’ per la partita di domenica prossima un po’ per scaramanzia (già successo nell’infrasettimanale a Perugia). Ma il suo ingresso segna di fatto la fine del predominio bianconero nella ripresa, dà un grandissimo contributo all’equilibrio della squadra. Su di lui il fallo che vale l’espulsione di Menna che di fatto chiude la partita. Capitano in tutto e per tutto.

MARRANZINO 7 Dimostra di trovarsi a suo agio come esterno di centrocampo, alcune sue progressioni fanno male.

ALFIERI 7 Entra per riportare il centrocampo a tre, importante per tenere palla e ridare ordine.

SCAFETTA 7 Mancava da alcune giornate, chiude bene tutti gli spazi nel finale.

 

PALLADINI 10 Indovina tutto: la formazione, il modulo, i cambi. E questo dal punto di vista tecnico. Ma la “fame” dimostrata dai suoi giocatori nel primo tempo resterà impressa perché è raro vedere una squadra giocare con un impeto del genere e costante per 45 minuti. Invece nella ripresa i suoi uomini sono partiti meno carichi, hanno subito un gol evitabile e sbandato fino al provvidenziale ingresso di Eusepi e Marranzino. Da lì, complice l’intervento salva-risultato di Cultraro, è stata una partita sostanzialmente sotto controllo, terminata sull’espulsione di Menna.

Scrive il suo nome nella storia della Samb, se ancora ce ne fosse bisogno: quattro campionati vinti da allenatore, uno da giocatore, e ora la vittoria al derby che mancava dal 7 marzo 1971. Cosa volere di più dalla Samb?


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