Allarme investimenti, Curti: «Correttivi urgenti alla Manovra per tutelare cantieri, aziende e Comuni»

IL DEPUTATO marchigiano del Pd, in ragione della preoccupazione espressa dall'Ance, chiede di ripristinare le risorse sugli investimenti pubblici e propone un pacchetto di misure per evitare il blocco dei lavori e garantire tempi certi di pagamento
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L’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) ha espresso forte preoccupazione per le misure contenute nella proposta di Legge di Bilancio, in discussione in questi giorni al Senato (leggi qui la nota di Ance Marche sull’argomento).

L’onorevole Augusto Curti

Sulla questione è intervenuto l’onorevole Augusto Curti (Pd), che ha dichiarato: «Torno a condividere le ansie dei costruttori perché la Manovra, come presentata nelle ultime ore e in assenza di correttivi, riduce la spinta degli investimenti pubblici. Non è un dettaglio: nel 2026 il Ministero delle Infrastrutture registrerà oltre 520 milioni di minori disponibilità. E operare tagli in questa direzione, di fatto, significa rallentare opere strategiche come quelle per la messa in sicurezza del territorio, per scuole, strade e ferrovie».

 

Il deputato ha inoltre sottolineato come il caro materiali continui a pesare sui bilanci delle imprese: «I prezzi di costruzione permangono alti e instabili: se i cantieri oggi si fermano, domani saremo costretti a spendere di più in varianti e contenziosi. Bene dunque lo stanziamento di 320 milioni del Mit per compensare gli extracosti 2024 e l’apertura alla proroga 2026, ma il fabbisogno stimato supera i 2,5 miliardi. Senza coperture adeguate, salta l’equilibrio dei quadri economici e le gare rischiano di andare deserte».

 

Per fronteggiare la situazione, Curti propone un pacchetto di misure «semplice e sostenibile: ripristinare le risorse sui capitoli essenziali della spesa in conto capitale; rifinanziare la revisione prezzi, con 500 milioni nel 2026 per proteggere cantieri e imprese; garantire il pagamento dei SAL entro 30 giorni effettivi, in linea con le direttive europee; rafforzare la capacità di progettazione dei piccoli Comuni, attraverso un Fondo stabile da 200 milioni l’anno».

«C’è un precedente utile – ha ricordato Curti – il Fondo per la progettazione territoriale da 161,5 milioni, che nel 2021-2022 ha accelerato la predisposizione dei progetti esecutivi. Ora serve scalarlo e renderlo permanente, per trasformare progetti pronti in cantieri reali».

 

Sul tema delle coperture finanziarie, il deputato marchigiano ha aggiunto: «Se non possiamo alterare i saldi, allora dobbiamo riprogrammare somme non impegnate, anticipare al 2026-2027 gli stanziamenti previsti per opere esecutive già cantierabili e riutilizzare le economie generate da pagamenti puntuali e da regole di revisione prezzi più stabili. Il Governo convochi un tavolo operativo con Ance, Regioni e autonomie. In sessanta giorni è possibile pubblicare cronoprogrammi vincolanti e trasparenti per ogni euro ripristinato».

 

Curti ha quindi concluso con un appello alla responsabilità: «Sulle opere utili, il Paese non può permettersi lo stop and go, ma deve ragionare su priorità chiare, tempi certi e responsabilità condivise».


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