di Pier Paolo Flammini

Samb sconfitta dal Guidonia
Quarta sconfitta consecutiva per la Samb (e quarta in casa su sei partite!) che paga caro l’appuntamento con il “doppio derby” con l’Ascoli, a Livorno per l’attesa e contro il Guidonia per le pile scariche di tanti giocatori: Tosi, Zini, Candellori, Konate e Nouhan Touré, calciatori che fanno della prestazione atletica il loro punto forte contro i laziali sono parsi in notevole deficit fisico. Eppure la partita era indirizzata verso un pareggio tutto sommato giusto, anche se con la grande recriminazione di un calcio di rigore fallito da Sbaffo al 70′, quando, a due minuti dal novantesimo, è arrivato il gol di Sannipoli su calcio di punizione. Con grandi recriminazioni (in realtà non segnalate né dai giocatori né dalla panchina, e questo fa intuire un po’ la situazione mentale) per una posizione di fuorigioco di Stefanelli.
Si torna al “Riviera delle Palme” dopo il doppio derby con l’Ascoli, ma Palladini ha gli uomini contati a centrocampo a causa della squalifica di Moussa Touré e l’indisponibilità di Lulli e Paolini. Così Palladini torna al 4-2-3-1, modulo usato a inizio campionato e rispolverato nel vittorioso incontro di Coppa proprio con l’Ascoli. Ma contro il Guidonia, che ha la seconda miglior difesa del campionato ma anche un attacco che segna poco, gli interpreti sono diversi: oltre a Moussa, non c’è Battista per far spazio a Marranzino sull’esterno sinistro, anche per approfittare della norma che premia il minutaggio dei giovani.
Ma l’assetto di gioco non sortirà nei primi minuti l’effetto sperato: i laziali sono schierati con un compatto 3-5-2 che determina la superiorità numerica in mediana. C0sì, seppur le azioni latitano, è evidente la sofferenza della formazione rossoblù. C’è in realtà una sola occasione vera per il Guidonia, al 26′, quando Bernardotto tutto solo, seppur da posizione angolata, spara a lato: è anche vero che lo stesso Bernardotto, come un p0′ tutti, si erano fermati per una posizione di fuori gioco poi non segnalata, eppure in precedenza lo stesso guardalinee aveva lasciato giocare e terminare le azioni offensive prima di alzare la bandierina, e tutti si attendevano lo stesso comportamento.
Al 30′, complice il gioco fermo per un intervento duro di Bernardocco su Orsini (il portiere sarà costretto a uscire in evidente stato confusionale dopo pochi minuti, Cultraro al suo posto), Palladini pone rimedio portando Marranzino sulla linea di centrocampo, Nouhan Touré esterno sinistro e tornando al 4-3-3. Con immediati benefici per la squadra, sia in termini di equilibrio che di contenimento oltre che ripartenza. Marranzini va al tiro dai 20 metri creando qualche problema a Mazzi, che blocca in due tempi.
Nella ripresa Palladini cambia ancora, spostandosi verso il 3-5-2 per giocare a specchio. Non ne beneficia Tosi, così come anche Konate e Touré. Comunque è una Samb che non presta il fianco come nel primo tempo anche perché sia Dalmazzi che Pezzola sono bravi negli uno contro uno nelle ripartenze ospiti. Parte bene la Samb con Zini, servito in profondità da Candellori, che entra in area ma il suo tiro cross viene respinto coi piedi, in angolo, da Mazzi. Dall’altra parte al 15′ Cultraro deve uscire sui piedi per bloccare Spavone lanciato a rete. Risponde la Samb con un colpo di testa di Pezzola con palla alta, dopo un angolo.
Palladini a questo punto cambia e inserisce Sbaffo per Touré e Napolitano per Marranzino: cambi che portano beneficio alla Samb che seppur senza brillare per i troppi calciatori fuori fase a centrocampo è un’altra squadra rispetto a quella della prima mezz’ora. Al 22′ Sbaffo si guadagna un calcio di rigore: punizione di Alfieri dalla trequarti, il lauretano spizzica e manda la sfera sul braccio di Cristini. La revisione alla Fvs chiamata dal Guidonia porta via ben quattro minuti e quando Sbaffo va al dischetto, nonostante il portiere tuffato sulla destra, il Re Leone calcia a fior di palo.
Sembra non accadere più nulla anche se la Samb tenta sterilmente di attaccare, con il solo Sbaffo che pare avere qualche numero in più ma è troppo solo (Konate, esausto lascerà spazio a Scafetta), e il Guidonia tenta qualche ripartenza in contropiede. Al 40′ ecco il guizzo per vie centrali, con palla a Stefanelli steso da dietro, all’interno della lunetta dell’area di rigore, da Zini. Il quale viene ammonito ma alla revisione dell’Fvs il direttore di gara decide di espellere Zini. Da parte della Samb nessuno invece contesta la posizione di Stefanelli né in campo né all’Fvs – strumento che, va detto, serve a poco per quanto riguarda il fuorigioco.
In dieci arriva il gol-beffa: Sannipoli calcia forte ma centrale, la palla schizza sui piedi di Scafetta che ha la colpa di essersi girato come altri giocatori che formavano una sorta di seconda barriera, Cultraro così viene ingannato e la palla, termina in porta centralmente.
Nonostante l’inferiorità numerica la Samb si riversa in avanti: Sbaffo impegna Mazzi che in tuffo salva in angolo mentre allo scadere Tosi conferma la sua giornata negativa sparando alto da dentro l’area di rigore, calciando però di destro, non il suo piede migliore.
La sconfitta è un pesante campanello d’allarme che può essere chiarito solo a Campobasso, venerdì sera. Perché la squadra vista oggi è parsa pagare un pegno pesante alle fatiche soprattutto di mercoledì, e la Samb
Stadio Riviera delle Palme domenica 2 novembre ore 17,30
SAMB (4-2-3-1): Orsini (36′ Cultraro); Zini, Pezzola, Dalmazzi, Tosi; Candellori, Alfieri; Konate (35′ s.t. Scafetta), Nouahn Touré (19′ s.t. Sbaffo), Marranzino (19′ s.t. Napolitano); Eusepi. A disposizione: Grillo, Chelli, Bongelli, Battista, Zoboletti, Vesprini, Chiatante, Martins, Iaiunese, Tataranni. Allenatore Ottavio Palladini.
GUIDONIA MONTECELLIO (3-5-2): Mazzi; Mulé, Cristini, Esempio; Zappella, Mastrantonio (30′ s.t. Sannipoli), Santoro, Tascone (30′ s.t. Tessiore), Errico; Bernardotto (48′ Franchini), Spavone (30′ s.t. Zuppel). Allenatore: Stellato, Calì, Stefanelli, Calzone, Falleni, Russo. Allenatore Ciro Ginestra.
ARBITRO: Edoardo Manedo Mazzoni di Prato. Assistenti Antonio Aletta di Avellino, Luca Chianese di Napoli, quarto ufficiale Ciro Aldi di Lanciano.
NOTE: marcatore: 43′ s.t. Sannipoli (G), ammoniti Errico (G) 22′ s.t., Santoro (G) 31′ s.t., espulsi: Zini 41′ s.t. Angoli 4-1, recuperi primo tempo 4, secondo tempo 6. Spettatori effettivi 7.074.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati