di Pier Paolo Flammini
Samb sotto la curva
Quattro sconfitte consecutive. Quattro sconfitte in casa (su sei partite). I numeri parlano chiaro e su questi occorre ragionare. Senza, tuttavia, passare per l’ennesima volta dai sogni di squadrone (la partita ad Ascoli e poi il primo tempo nel derby di Coppa Italia autorizzano a sperare di meglio) a quello di retrocessione certa (la prima mezzora contro il Guidonia).
Non ci sono giustificazioni, ma analisi lucide da compiere per migliorare, innanzitutto con gli uomini a disposizione e in prospettiva, a gennaio, con eventuali (potremmo dire certi, perché in società ci si sta lavorando da tempo) innesti.
TORNIAMO INDIETRO Quando la Samb vinse il primo appuntamento contro la Vis Pesaro, in Coppa Italia, e la successiva sfida di campionato contro il Bra, quasi tutti tirarono un sospiro di sollievo. Certo, qualcuno sognava ma i più si dissero tra loro: bene, possiamo giocarcela con tutti, questa serie C. Perché l’intento è parso chiaro: adattarsi alla nuova categoria, lanciare giovani interessanti e nel frattempo lavorare sul settore giovanile e sulle strutture necessarie per garantire una gestione sana di medio-lungo periodo.
A fronte delle quattro sconfitte consecutive, sei in totale, va detto che in nessuna delle sei la Samb è parsa una squadra materasso, in nessuna ha perso con più di un gol di scarto, e in quasi tutte – tranne Carpi e Livorno – può chiaramente lamentarsi di decisioni arbitrali che hanno condizionato il risultato. L’ultima, contro il Guidonia, per una posizione molto dubbia di fuorigioco di Stefanelli che poi ha portato all’espulsione di Zini e al seguente gol su punizione (le immagini, dalla prospettiva non chiara, confermano tutti i dubbi). Per di più ben due errori dal dischetto in una situazione di parità di risultato…
Inoltre, nonostante le quattro sconfitte di fila, la zona calda è ancora a 4 punti di distacco (ed era a 7 prima del poker negativo) e la classifica attuale è sostanzialmente in linea con le aspettative dei più. Quel che preoccupa, semmai, è che la Samb pareggia partite che meriterebbe di vincere (Pianese) e perde quelle dove un pareggio non sarebbe un risultato rubato (Forlì, Ravenna, Carpi, Guidonia, Ascoli, un po’ meno Livorno).
STRESS DA DERBY Sbaglia chi dice che il doppio confronto con l’Ascoli non abbia pesato. I bianconeri, una corazzata per il girone, hanno raccolto 1 punto in 2 partite prima e dopo gli incontri con la Samb, perdendo le prime due partite stagionali nel giro di tre giorni. Alla Samb è andata peggio in campionato, ma lo sforzo di Ascoli, quando in 10 nel secondo tempo i rossoblù non sembravano in inferiorità e nel primo tempo della Coppa, quando i calciatori hanno corso come raramente capita di vedere, hanno evidentemente pesato.
De Angelis e Palladini hanno costruito una squadra “di gamba”, come si suol dire. Invece contro il Guidonia i calciatori più atletici hanno mostrato una stanchezza quasi da strascinare i piedi: ci riferiamo a Zini e Tosi, irriconoscibili come Candellori, a Konate e Nouhan Touré. Se ci mettiamo un Alfieri in difficoltà e un Eusepi un gradino sotto gli standard, ecco che gli unici a salvarsi sono stata la coppia difensiva centrale e i subentrati Sbaffo (rigore sbagliato a parte) e Napolitano.
La Samb nella doppia sfida con l’Ascoli è stata altra squadra rispetto a quella apparsa svuotata di energie contro il Guidonia e quella apprensiva e timorosa (di farsi male, di farsi ammonire o espellere) a Livorno.
CAMPOBASSO DIRA’ Anche se non è il caso di assegnare alla partita di venerdì sera in Molise il peso di un “giudizio di Dio”, è chiaro che il trittico Campobasso e poi Ternana e Pineto in casa darà una valutazione più definita della Samb e delle conseguenti scelte eventuali da operare.
GIOVANI In estate si è parlato di molte scommesse: giovani, esordienti in C (quasi tutti), capitale da valorizzare sul mercato o in ottica di campionati futuri. Non tutte le scommesse riescono col buco, si direbbe parafrasando un proverbio. Ma alcune sì: Orsini (2006), Moussa Touré (2005), Konate (2002), Tosi (ma è in prestito, 2005), ai quali aggiungere un Pezzola in crescita (2002) stanno rispondendo bene. Difficile esprimere un giudizio per Iaiunese (2006) e Napolitano (2004) a causa delle poche presenze, mentre ci si attendeva di più da Nouhan Touré (che pure è un 2000). Alfieri (2002) naviga tra alti (iniziali) e bassi. Bongelli (2006) potrà dire la sua. Marranzino (2004) è molto impiegato ma dà il meglio, fin qui, da subentrato. Zoboletti (2005) ad eccezione dell’errore di Livorno si dimostra affidabile. Martins (2005) è un mistero.
MODULI, MINUTAGGIO E SCELTE Ci si dimentica che la Samb è stata pensata per il 4-2-3-1 e questo ha limitato l’acquisto di centrocampisti, mentre il ritorno al 4-3-3 ha evidenziato i problemi nel reparto. Perché nel frattempo i due rincalzi più esperti, Lulli e Paolini, sono out per infortunio e basta una defezione come quella di Moussa (a Livorno e col Guidonia…) per rendere difficile il modulo con tre centrocampisti.
Ma ci sono scelte dettate dal minutaggio: la Lega paga per la presenza di giocatori dal 2003 in su. Ecco spiegato perché contro il Guidonia Palladini ha schierato nuovamente Marranzino. L’alternativa sarebbe stata Bongelli a centrocampo ma dopo l’esperimento del doppio play maker a Livorno sarebbe stato difficile da comprendere. Napolitano, causa infortunio, ha giocato solo pochi minuti e non era proponibile dall’inizio (anche se ha mostrato di poter dire la sua). Così si spiega la rinuncia al Battista strepitoso del derby.
Rinuncia che si spiega col cambio di modulo: dal 4-2-3-1 al 4-3-3 (e da quel momento la partita è diventata equilibrata con un leggero predominio rossoblù) e poi al 3-5-2, che imponeva Tosi sulla corsia sinistra. Un modulo, quest’ultimo, che è l’unico che consentirebbe la presenza contemporanea di Sbaffo ed Eusepi, coi cambi di Nouhan e Iaiunese all’occorrenza, senza dimenticare Konate.
CALMA, GESSO MA NON IMMOBILISMO In attesa del trittico di sfide accennato, consapevoli che nei prossimi due mesi il parco giocatori rossoblù sarà questo, valutati eventuali variazioni di modulo, bisogna ragionare anche di una rosa molto numerosa dove però diversi giocatori non vengono impiegati e sono in questo momento solo un costo per la società. Sfoltire e trovare almeno un elemento esperto di centrocampo sarà quasi necessario. Un giocatore che abbia fisicità e tempi di gioco.
ORSINI Nel corso del match di ieri sera Sambenedettese-Guidonia, il portiere rossoblù Tommaso Orsini è stato costretto ad uscire dal campo per infortunio. A seguito degli accertamenti del caso, é stata riscontrata ad Orsini una distorsione cervicale per la quale il portiere dovrà indossare un collare per riposo funzionale per 25 giorni circa.
TRASFERTA Solo i residenti della provincia di Ascoli Piceno (vietata la vendita negli altri settori dello stadio) potranno acquistare i tagliandi del settore ospiti dell’Axum Molinari (Curva Sud inferiore della capienza di 655 posti) al costo unico di euro 15 cadauno (più diritti di prevendita) con riduzione a euro 5 per gli under 14.
I non residenti nel Piceno possono acquistare i biglietti negli altri settori dello stadio (difficile, oggettivamente, capire perché i tifosi di Pedaso o Martinsicuro non possono recarsi nel settore ospiti.
			
			
			
			
			
			
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