Mentre al Senato si avvia l’esame della prossima Legge di Bilancio, gli onorevoli marchigiani Augusto Curti e Irene Manzi del Pd lanciano l’allarme.

Augusto Curti
«La Manovra contiene disposizioni che, di fatto, limitano la fruibilità dei crediti maturati con il Superbonus per i progetti della ricostruzione post sisma – spiegano -. In sostanza, dal 1 luglio 2016, la norma vieta anche agli istituti di credito e a quelli finanziari la compensazione per il pagamento dei contributi previdenziali e dei premi Inail. Il dispositivo rischia così di generare un pericoloso collo di bottiglia perché, restringendo gli utilizzi, il credito perde la sua appetibilità».
«Per tutelare i territori terremotati – proseguono i deputati – abbiamo sempre rivendicato la centralità di sconto in fattura e cessione del credito, contribuendo anno dopo anno a tutelarne l’operatività, contro le iniziative di segno contrario attuate dal Governo. Si tratta infatti di strumenti essenziali che, tuttavia, perdono la loro efficacia quando il credito ceduto diventa poco “spendibile”. Politicamente siamo dunque di fronte a una scelta miope. Se il Governo dice di voler sostenere il Cratere, allora deve garantire crediti liquidi, trasferibili e bancabili. Servono regole semplici e stabili, perché la filiera — beneficiari, imprese, professionisti, banche — possa lavorare con tempi certi. La sola proroga, senza un consolidamento degli strumenti di smobilizzazione dei crediti, diventa un atto effimero e la ricostruzione rischia di rimanere al palo».
Curti e Manzi concludono, annunciando un’iniziativa parlamentare.
«Nei prossimi giorni ci faremo promotori di un emendamento che garantisca piena fruibilità dei crediti nel perimetro sisma 2016, tutela integrale dello sconto in fattura, cessione del credito effettivamente praticabile ed esclusione dal divieto di compensazione previsto in Finanziaria per i crediti della ricostruzione – ribadiscono -. Una sorta di clausola di salvaguardia semplice che garantisca maggiori certezze alle comunità del sisma»
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