Samb, cuore e grinta per uscire dalla crisi (ma Rimini, Ternana e Campobasso non sorridono)

SERIE C - I rossoblù chiamati a far punti dopo quattro sconfitte mentre il panorama del girone non è per nulla sereno: romagnoli tra decreti ingiuntivi e maxi-penalizzazione, umbri che rinviano il rischio di punti di penalità, molisani che attendono il giudizio
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di Pier Paolo Flammini

 

Ottavio Palladini

O accelerata, sanguigna, rapace, oppure molle e mai capace di vincere in caso contrario. I limiti e la forza della Samb neopromossa sono tutti in questa contraddizione. L’aggressività sulla mediana garantita da Candellori e poi Moussa Touré (non a caso assente sia a Livorno che in casa contro il Guidonia), la “gamba” di Tosi, Zini, Konate e Nouhan Touré hanno disegnato per lunghi tratti una Samb arrembante, ma a volte incapace di raccogliere quanto meritato.

 

Una squadra costretta ad andare a tutta, che a volte si sfianca e altre, incapace di accendere la miccia (col Carpi senza giustificazioni, a Livorno per svagatezza pre-derby, col Guidonia per l’evidente stanchezza conseguenze alle due partite ravvicinate con l’Ascoli disputate con il cuore in gola).

 

Così, ad eccezione del derby di Coppa Italia e a partire dalla contestatissima sconfitta casalinga con il Ravenna, la squadra di Palladini ha collezionato quattro sconfitte consecutive. La squadra mantiene un margine di quattro punti dalla zona play out ma è bene invertire la tendenza. Dall’altra parte ci sarà un Campobasso orfano del bomber Bifulchi (entrato ed espulso subito dopo ad Arezzo) che era partito con chiare ambizioni di play off ma si trova ai margini della zona delle prime dieci, due punti sopra alla Samb.

 

Ecco che la sfida di venerdì sera in Molise assume una valenza importante per la Samb, costretta a far punti per evitare di essere risucchiata dalla zona calda. Potrebbero essere 300 i tifosi rossoblù al seguito della squadra, partita per il ritiro in Molise, con diversi problemi di formazione. Oltre allo squalificato Zini mancheranno anche gli infortunati Orsini, Lulli e Paolini mentre Konate è recuperato sulla carta ma il suo impiego è a rischio per un dolore a un flessore. Non al meglio neanche Iaiunese.

 

Palladini potrebbe mettere in campo il 4-3-3, con tridente formato da Battista a sinistra, Eusepi al centro e Nouhan Touré a destra, con Bongelli e Alfieri che si contendono il ruolo di play maker e Zoboletti al posto di Zini.

 

Intanto la Serie C si conferma molto complicata per tante società: il Rimini, già penalizzato di 12 punti, è stato penalizzato di altri tre punti, sprofondando a -4 in classifica. La Ternana ha ottenuto il rinvio del giudizio sul deferimento, che dovrebbe portare a una penalizzazione alla squadra umbra. Rischio che corre anche lo stesso Campobasso, deferito. Insomma un campionato che come spesso avviene in terza serie si decide sia sul campo sia in tribunale.

 

Tra l’altro i tifosi del Rimini non potranno seguire la propria squadra in trasferta per i prossimi due mesi: il provvedimento, si legge sul sito del Rimini, prevede la chiusura del settore ospiti negli stadi che ospiteranno le partite della squadra biancorossa e il divieto di vendita dei biglietti ai residenti nella provincia di Rimini, con validità di due mesi a decorrere dalla stessa data. I riminesi dunque non saranno a San Benedetto a inizio dicembre nonostante il gemellaggio tra le due tifoserie. Rimini in situazione critica, con notizie che arrivano dalla stampa romagnola di decreti ingiuntivi presentati dai creditori (si parla di massa debitoria di 4 milioni di euro).


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