L’Ascoli non va oltre l’1-1 con il Gubbio: Carraro risponde a Milanese, Gori sbaglia un rigore

SERIE C - Dopo il vantaggio arrivato al 4' e una prima mezz'ora in totale controllo, un gran tiro da trenta metri della squadra rossoblù rimette tutto in equilibrio. Decisivo il tiro dagli undici metri fallito dal centravanti bianconero. Nel finale tanto mestiere degli ospiti di Di Carlo, che resistono agli assalti. Il Picchio non sfonda ed esce dal campo con un po' di amarezza: adesso, tuttavia, è vietato perdere la fiducia
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di Salvatore Mastropietro

 

Dopo il ko di Ravenna, l’Ascoli non riesce a rialzare subito la testa. Davanti ai quasi 10.000 del “Del Duca” contro il Gubbio arriva un 1-1 che, per come maturato, non può che lasciare più di un pizzico di delusione. Eppure, dopo pochi giri di lancette si era messa subito in discesa per la squadra di mister Francesco Tomei. Milanese, abile a sfruttare un perfetto assist di D’Uffizi, aveva portato i suoi in vantaggio dopo appena quattro minuti.

 

I bianconeri controllano in lungo e in largo, ma non affondano il colpo e vengono puniti al minuto 32, quando un gran tiro di Carraro dai trenta metri sorprende Vitale. L’occasione per riportare il match sui propri binari ci sarebbe a inizio ripresa, ma Gori dagli undici metri si fa ipnotizzare dal giovane Bagnolini. La gara diventa poi molto sporca con gli ospiti dell’ex Di Carlo che usano molto mestiere e riescono a spezzare molto il ritmo di un Picchio stanco e poco lucido. Gli assalti finali non sortiscono gli effetti sperati e al triplice fischio è 1-1.

 

Per l’Ascoli c’è adesso da recuperare le forze dopo un periodo molto intenso e da non perdere fiducia ed entusiasmo nonostante qualche risultato che lascia inevitabilmente un po’ di amaro in bocca. Sabato 15 novembre sul campo del Rimini ci sarà l’occasione per riscattarsi, prima del big match con l’Arezzo di domenica 23, a cui il Picchio spera di non arrivare con un distacco eccessivo.

 

LE PREMESSE – Nessuna sorpresa nell’undici iniziale per mister Francesco Tomei. Pagliai vince il ballottaggio con Guiebre, per il resto viene riconfermato lo schieramento “tipo”. Alagna sull’out di destra, Curado e Rizzo i centrali. In mediana c’è Milanese al fianco di Damiani, mentre in avanti il terzetto Silipo-Rizzo Pinna-D’Uffizi agisce alle spalle dell’unica punta Gori. Nel Gubbio l’ex di turno Di Carlo opta per un 3-4-1-2: occhi puntati sul reparto offensivo con Hraiech, vicino al Picchio in passato, a supporto di Minta e dell’esperto La Mantia. Durante il riscaldamento consegnato a Rizzo Pinna il premio come miglior calciatore del mese di ottobre del girone B.

LA CRONACA – A pochi giorni dal 127esimo compleanno del club le squadre entrano in campo mentre viene esposto uno striscione a tutta Curva dagli ultras bianconeri: «Da 127 anni vanto e gloria della città». Per l’Ascoli si mette in discesa già al quarto minuto. Azione personale di D’Uffizi sulla sinistra, cross al centro che trova tutto solo Milanese e perfetto tiro al volo da pochi passi per battere Bagnolini. Quarto centro in campionato per il centrocampista scuola Roma dopo quelli contro Pineto, Pontedera e Sambenedettese. Il Gubbio accusa il colpo e l’Ascoli inizia a controllare i ritmi. Torna a farsi vedere in area di rigore avversaria al minuto 15 un ispirato D’Uffizi, ma Gori sul suo suggerimento non riesce a tenere bassa la traiettoria indirizzata verso la porta. La squadra di Di Carlo si schiaccia ulteriormente e, di fatto, rinuncia anche alle ripartenze. Il Picchio, invece, gestisce il pallone, cercando il varco propizio. Guizzo che non arriva e che, invece, trovano gli ospiti: al primo affondo Carraro si mette in proprio e scarica un destro preciso dai 30 metri, che beffa Vitale al 32′. Riprende ad attaccare la squadra di Tomei. Al 35′ Silipo va via sulla destra e viene steso da Bruscagin, che diventa il primo ammonito del match. Al 37′ l’Ascoli si gioca la prima chiamata al “Football Video Support” per un presunto tocco di mano in area di rigore. L’arbitro, tuttavia, non va nemmeno al monitor e fa riprendere il gioco: le immagini, in effetti, non mostrano nessuna irregolarità. Qualche errore di sufficienza dell’Ascoli, che al 44′ rischia grosso con un retropassaggio corto di Curado, su cui Vitale riesce ad anticipare Minta e a entrare sul pallone. Il Gubbio, tuttavia, protesta e richiama l’arbitro Pezzopane al “Football Video Support”: anche stavolta non viene cambiata la decisione di campo. In pieno recupero torna a rendersi pericoloso l’Ascoli: azione combinata tra Gori e Rizzo Pinna che libera al tiro l’ex Cosenza, che trova soltanto l’esterno della rete.

Il secondo tempo parte con un cambio nel Gubbio. Di Carlo inserisce Rosaia al posto di Podda e passa al 4-3-1-2. Rischia l’Ascoli al minuto 50, quando gli ospiti ripartono in contropiede: Zallu serve Minta tutto solo sul secondo palo, ma per fortuna dei bianconeri il tentativo dell’attaccante rossoblù è troppo debole e diventa facile preda di Vitale. Sul ribaltamento di fronte arriva un episodio favorevole all’Ascoli: Di Bitonto trattiene Gori al centro dell’area e l’arbitro Pezzopane indica il dischetto. Di Carlo si gioca la seconda chiamata al “Football Video Support”. Anche stavolta il direttore di gara, dopo una lunga revisione, non gli dà ragione. Dagli undici metri Gori calcia a mezza altezza e viene ipnotizzato da Bagnolini, che si distende alla sua sinistra e neutralizza la conclusione deviando in corner. Si riversa nella metà campo avversaria la squadra di Tomei, ma trovare spazi, complice un po’ di imprecisione e l’atteggiamento difensivo degli avversari, non diventa affatto semplice. I piazzati diventano un’arma preziosa, ma Rizzo Pinna al 72′ non riesce a superare la barriera dalla stessa mattonella, anche se sul lato opposto del campo, da cui aveva colpito contro il Pontedera. Il primo cambio per Tomei arriva al minuto 74, quando Guiebre prende il posto di Pagliai. Tre minuti dopo Chakir viene inserito al posto di Milanese. Ascoli a trazione super offensiva con Rizzo Pinna che si abbassa al fianco di Damiani. Al 78′ D’Uffizi colpisce al volo su un pallone vagante, ma la sua conclusione si impenna e termina alta di diversi metri. Parte il forcing finale del Picchio, ma il Gubbio fa buona guardia sui numerosi traversoni indirizzati dentro l’area di rigore. Per i minuti finali Tomei inserisce Palazzino e Ndoj al posto di Silipo e Rizzo Pinna. Sei i minuti di recupero assegnati dalla quaterna arbitrale, mentre il Gubbio non lesina “generose” perdite di tempo. Al 93′ potenziale occasione per l’Ascoli, ma Ndoj vanifica tutto calciando in porta dalla lunga distanza anziché servire i compagni meglio piazzati. Le ultime mischie in area di rigore non sortiscono gli effetti sperati. Il Gubbio strappa un pari al “Del Duca”, l’Ascoli compie un altro mezzo passo falso dopo il ko di Ravenna.

 

ASCOLI (4-2-3-1): Vitale; Alagna, Curado, Rizzo, Pagliai (30’st Guiebre); Milanese (33’st Chakir), Damiani; Silipo (43’st Palazzino), Rizzo Pinna (43’st Ndoj), D’Uffizi; Gori. A disposizione: Brzan, Barosi, Oviszach, Menna, Bando, Cozzoli, Zagari, Corradini. Allenatore: Tomei

GUBBIO (3-4-1-2): Bagnolini; Di Bitonto, Signorini, Bruscagin (37’st Fazzi); Zallu, Carraro, Djankpata (37’st Costa), Podda (1’st Rosaia); Hraiech; Minta (30’st Di Massimo), La Mantia (22’st Tommasini). A disposizione: Krapikas, Baroncelli, Ghirardello, Conti, Niang. Allenatore: Di Carlo

Arbitro: Pezzopane de L’Aquila (assistenti Bernasso di Milano e Galigani di Sondrio, quarto ufficiale Gavini di Aprilia, operatore FVS Gasparini di Macerata)

Reti: 4’pt Milanese (A), 32’pt Carraro (G)

Note: spettatori 9.960 (quota abbonamenti 7.150, 48 tifosi ospiti), incasso 66.342 euro. Ammoniti Bruscagin (G), Fazzi (G), Damiani (A). Angoli 8-1. Recuperi 2’pt;6’st


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