di Pier Paolo Flammini
Quanto è strano il calcio. La Samb non rimedia un punto con Forlì, Carpi, Ravenna, Ascoli e Guidonia, poi nella partita in cui in assoluto subisce più tiri in porta strappa un insperato pareggio al novantesimo. Un punto che pesa tantissimo, per la classifica e per il morale, perché la quinta sconfitta consecutiva, se fosse arrivata nel modo in cui si stava profilando, avrebbe aperto una settimana di vera passione.
Una Samb che ha quasi provato in tutti i modi a far segnare il Campobasso, con due passaggi sbagliati di Pezzola, un azzardo di Moussa Touré (il migliore in campo finché è rimasto nel prato di gioco, uscito con grande spavento per uno svenimento ma si tratta solo di una contusione cervicale), un altro di Marranzino appena entrato e il patatrac con un rinvio svirgolato di Dalmazzi. Mai accaduta una serie di errori difensivi così palesi, segno, probabilmente, di una tensione e un nervosismo che serpeggiava nella squadra dopo gli ultimi risultati e la grande paura di sbagliare ancora.
Palladini ha proposto inizialmente il 4-3-1-2, con Sbaffo dietro le due punte Eusepi e Nouhan Touré ma come in casa col Guidonia alla mezzora ha disposto il contr’ordine, portando la squadra sul 3-5-2. Per farlo ha adattato Sbaffo mezzala con Candellori esterno di centrocampo. E come contro il Guidonia, regali a parte, la squadra ha tenuto meglio il campo, arrivando all’unico tiro in porta proprio con Sbaffo, nella ripresa, pericoloso su un rasoterra bloccato da Rizzo.
Infatti l’inizio per la Samb è da brividi: dopo due minuti Moussa si lascia sfuggire l’uomo pensando che la palla sia uscita invece Leonetti mette in mezzo per Magnaghi che calcia a colpo sicuro con Cultraro che respinge d’istinto. La Samb risponde con un tiro su punizione di Alfieri, con Rizzo che si lascia sfuggire la sfera e la recupera quando sta per superare la linea. Ma è un fuoco di paglia, anche perché i difensori rossoblù sono in vena di regali: all’11° palla a Magnaghi il cui tiro dal limite viene respinto da Cultraro, poco dopo su “assist” di Pezzola Leonetti calcia da posizione angolata e la sfera termina a lato di poco.
A questo punto Palladini cambia e imposta un 3-5-2 inedito, con Sbaffo mezzala e Candellori esterno. In compenso, ad eccezione di un altro regalo di Pezzola, il Campobasso arretra e non è più pericoloso.
La stessa cosa avviene nella ripresa, se si eccettua la grande paura dopo pochi secondi, quando la difesa rossoblù si fa prendere alla sprovvista da un lancio lungo centrale ma Cultraro si oppone alla conclusione di Brunet. Al 47′ il grande spavento per Moussa Touré, che si accascia a terra, sarà sostituito da Marranzino. Ancora un regalo, stavolta di Alfieri che perde palla, e Cultraro rimedia al 55′, ma un minuto prima Sbaffo si era inventato un’azione che fa gridare al gol ma Rizzo ha un colpo di reni e blocca la sfera a terra.
La partita così sembra indirizzata al pareggio quando arriva il gol. Fallo gratuito di Martins in attacco, lancio lungo, Dalmazzi respinge ma la palla resta lì, c’è un fuorigioco passivo ma la palla scorre e nel prosieguo dell’azione arriva il gol di Gala, sinistro rasoterra forte e centrale da dieci metri. Per i rossoblù sembra tutto perso, Palladini si gioca la carta Battista che ha il merito di avviare l’azione che poi da Candellori arriva a Marranzino, steso ai venti metri. L’esterno dice ai compagni che tirerà lui, e così farà: tiro insidioso, che rimbalza nell’area piccola e schizza sull’erba bagnata dalla pioggia, al 90′.
Sembra finita, ma al 97′, un minuto oltre il recupero concesso, Cultraro non legge bene la situazione e manda in angolo una conclusione indirizzata fuori, sul calcio d’angolo lo stesso Cultraro sigilla una partita memorabile respingendo un tiro ravvicinato di Padula.
La Samb fa “tredici”: alla tredicesima giornata ottiene un punto finalmente “sporco”, immeritato per quanto espresso ma che rappresenta anche un mattoncino per ripartire, recuperare i calciatori acciaccati e squalificati e probabilmente essere pronta a un nuovo assetto tattico, variabile in fase offensiva a partita in corso. Con la Ternana sabato sera al “Riviera” può essere la partita del rilancio, per mettere punti tra i rossoblù e la zona pericolosa.
Il tabellino
CAMPOBASSO (3-4-1-2): Rizzo, Papini, Celesia, Gargiulo (78′ Cerretelli), Brunet, Magnaghi (78′ Padula), Gala, Martina, Leonetti, Parisi (63′ Cristallo), Lancini. A disposizione: Tantalocchi, Muzi, Lanza, Nocerino, Armini, Lombari, Serra, Ravaglioli. Allenatore Luciano Zauri.
SAMB (4-3-1-2): Cutraro; Zoboletti, Pezzola, Dalmazzi, Tosi; Alfieri (86′ Battista), Moussa Touré (50′ Marranzino), Candellori; Sbaffo; Nouhan Touré (75′ Martins); Eusepi. A disposizione: Grillo, Dell’Oglio, Chelli, Bongelli, Vesprini, Napolitano, Chiatante, Konate, Scafetta, Tataranni. Allenatore Ottavio Palladini.
MARCATORI: 78′ Gala, 91′ Marranzino.
ARBITRO: Stefano Striamo di Salerno, assistenti Massimiliano Starnini di Viterbo, Pierpaolo Vitale di Salerno. Quarto ufficiale Mastrodomenico di Matera e Matteo Gentile di Isernia.
NOTA: spettatori 4.411, compresi i 327 nel settore ospiti.
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