La partita dal divano: Ascoli sprecone, il Gubbio ringrazia

SERIE C - Una prima mezz'ora di vero e proprio delirio bianconero, ma poi la squadra di Tomei semina tanto ma raccoglie poco. Un pareggio che... dipende
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di Lino Manni

 

“Che il bianco sia bianco, che il nero sia nero, che uno e uno siano due, che la scienza dice il vero… dipende. Dipende, da chi dipende, da come guardi il mondo tutto… dipende”, cantava la Jarabe De Palo, band rock spagnola.

Dipende da come guardi la partita Ascoli-Gubbio. Dipende dalla valutazione del gioco espresso dai bianconeri, dipende dalla valutazione del risultato finale. Dipende dal gioco espresso, dai tiri effettuati, dalla fortuna e dalla sfortuna. E’ proprio vero che il risultato di una partita dipende da tanti fattori.

 

Il dubbio, pardon il Gubbio, ha fatto un tiro in porta e ha fatto gol. Al pronti-via l’Ascoli era già in vantaggio. Ho pensato ad una goleada anche perché nella prima mezzora la palla ce l’avevano solo i bianconeri. Ho contato almeno 50 passaggi di fila con l’ex Di Carlo che non sapeva più dove mettere le mani: in testa sicuramente no, visto che è rimasto, come me, senza capelli.

Una prima mezz’ora di vero e proprio delirio bianconero.

L’Ascoli semina tanto ma raccoglie poco. Il pari non me lo aspettavo ma ci può stare. E’ classico tiro della domenica anche se ieri era venerdì. L’Ascoli continua a giocare di “fioretto” mentre il Gubbio inizia il suo ostruzionismo fatto di perdite di tempo, falli tattici e chi più ne ha più ne metta. Tutte le speranze di vittoria sono rimandate alla ripresa.

 

Nel secondo tempo l’Ascoli non cambia la sua filosofia di gioco e arriva la possibilità di tornare in vantaggio con il rigore guadagnato da Gori. Mister Di Carlo si gioca la carta del var: l’arbitro va a rivedere l’azione poi conferma il rigore.

Gori questa volta non è un cecchino: il portiere para. Reagisce male Agostinone che viene ammonito; Tomei prende una bottiglietta d’acqua ma è per…dissetarsi.

Nel finale ci si affida alle due punte ma è tutto inutile. L’Ascoli, pur avendo seminato tanto, raccoglie poco, solo un punto.

Il risultato finale lascia aperto alle chiacchiere e alle considerazioni dei tifosi. Di certo si è soddisfatti per il gioco ma delusi per il punteggio finale. Insomma non sempre si può avere “la botte piena e la moglie ubriaca”. No, no, non sempre si può vincere.


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