Rifiuti, San Benedetto modello di efficienza: raccolta differenziata al 67,45% grazie all’impegno di PicenAmbiente

SAN BENEDETTO - «Abbiamo raggiunto livelli impensabili fino a pochi anni fa grazie al coinvolgimento dei cittadini» sottolinea il presidente Rolando Rosetti: presidente società che cura l’igiene urbana. L’ad Leonardo Collina aggiunge: «Oltre 22.600 tonnellate di materiali avviati a recupero: un risultato straordinario per una città turistica come la nostra».
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I dati contenuti nel recente Rapporto rifiuti urbani Marche 2024 dell’Arpam, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche, confermano San Benedetto del Tronto come una delle realtà più virtuose della regione nella gestione dei rifiuti. Un risultato di rilievo che premia la strategia e l’impegno operativo di PicenAmbiente S.p.A., la società che gestisce il servizio di igiene urbana e che da anni rappresenta un punto di riferimento per l’efficienza e l’innovazione nel settore ambientale.

 

Nel 2024 la città costiera ha raggiunto una percentuale di raccolta differenziata pari al 67,45%, superando ampiamente la soglia del 65% fissata a livello nazionale ed europeo. Si tratta di un traguardo significativo, soprattutto per un comune a forte vocazione turistica, che nei mesi estivi vede raddoppiare la popolazione residente e, di conseguenza, la quantità di rifiuti prodotti. Nonostante questa complessità, PicenAmbiente è riuscita a garantire standard di servizio elevati e continuità nella qualità della raccolta, dimostrando una gestione solida e ben pianificata.

 

(da sinistra) Leonardo Collina e Rolando Rosetti

L’azienda ha saputo affrontare con efficacia anche le sfide più specifiche del territorio sambenedettese, come la gestione dei rifiuti spiaggiati, adottando metodi di selezione all’avanguardia che permettono di avviare al recupero le frazioni riciclabili, come il legno, riducendo l’impatto ambientale e migliorando le performance complessive della città. Importante anche il contributo del Centro comunale di raccolta, gestito da PicenAmbiente, che si distingue per efficienza e capacità di recupero, in particolare nel trattamento dei rifiuti elettronici (Raee).

 

«Le prospettive per il futuro? Ridurre il residuo» affermano all’unisono Rolando Rosetti e Leonardo Collina, rispettivamente presidente e amministratore delegato di PicenAmbiente. Parole che sintetizzano la filosofia operativa del management, sempre orientata al miglioramento continuo. «La percentuale di rifiuti differenziati ha raggiunto livelli che fino a pochi anni fa sembravano difficili da ottenere – sottolinea Rosetti – e sicuramente le nostre campagne di sensibilizzazione e comunicazione hanno favorito una partecipazione sempre più consapevole da parte dei cittadini”. Collina aggiunge che “i dati Arpam sono entusiasmanti: San Benedetto ha raggiunto il 67,45% di raccolta differenziata, con oltre 22.600 tonnellate di materiali avviati a recupero su un totale di 33.600 tonnellate prodotte. Numeri molto positivi per una città che nei mesi estivi raddoppia gli abitanti e la quantità di scarti, soprattutto indifferenziati».

 

San Benedetto  si conferma così un modello di sostenibilità sulla costa adriatica. Il merito va alla sinergia tra l’Amministrazione comunale, l’impegno dei cittadini e la professionalità di PicenAmbiente, che ha saputo coniugare innovazione tecnologica, pianificazione operativa e sensibilizzazione ambientale. Le linee di sviluppo per il futuro sono già tracciate: implementare sistemi di raccolta sempre più accurati, potenziare le campagne informative rivolte a residenti e turisti e ridurre progressivamente la produzione di rifiuto urbano residuo.

 

I risultati del Rapporto rifiuti urbani Marche 2024 rappresentano dunque non solo un riconoscimento per l’efficienza del servizio, ma anche una conferma del valore di una gestione integrata e partecipata che fa di San Benedetto e di PicenAmbiente un esempio concreto di eccellenza ambientale e di sostenibilità al servizio della comunità.


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