Ponte Ancaranese, cantiere aperto per il consolidamento strutturale: tempi record per l’approvazione

ASCOLI - Lavori al via dopo appena quattro mesi dall’ordinanza. Prevista la riapertura temporanea al traffico entro il 2026
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Il cantiere del Ponte sull’Ancaranese

 

 

Dopo mesi di attesa e una lunga serie di limitazioni alla circolazione, il ponte Ancaranese entra finalmente nella fase operativa dei lavori di messa in sicurezza. Questa mattina, 13 novembre, è stato infatti aperto ufficialmente il cantiere che consentirà, nei prossimi mesi, la riapertura temporanea al traffico di un collegamento strategico tra le province di Ascoli Piceno e Teramo, cruciale per l’accesso al raccordo autostradale Ascoli-Mare, alla zona industriale di Campolungo e alla statale Bonifica.

 

L’infrastruttura, costruita nel 1887 e tutelata dalla Soprintendenza per il suo valore storico, era stata chiusa nel 2024 a causa di gravi problemi alle fondazioni, aggravati da fenomeni di erosione e rotazioni dell’impalcato.

«Oggi, grazie a un intervento modulare, il ponte potrà tornare a svolgere la sua funzione strategica per la viabilità tra Marche e Abruzzo – ha dichiarato il Commissario alla ricostruzione Guido Castelli in attesa della realizzazione del nuovo ponte, già finanziato con l’ordinanza 122. Le lavorazioni dovrebbero concludersi nei primi mesi del 2026, salvo imprevisti legati al meteo. Si tratta di un grande risultato, frutto del lavoro sinergico di tutte le componenti coinvolte».

 

 

Soddisfazione anche da parte del sindaco di Ancarano, Pietrangelo Panichi, che ha sottolineato il valore dell’intervento per il territorio di confine: «La consegna dei lavori rappresenta un momento di grande importanza per la nostra comunità e per l’intero territorio tra Abruzzo e Marche. Si tratta di un’infrastruttura fondamentale per la mobilità, la sicurezza e lo sviluppo economico della zona. Ringrazio il senatore Castelli per il decisivo intervento nella programmazione finanziaria e le Province di Teramo e Ascoli Piceno per la collaborazione. Ora auspichiamo che i lavori procedano con la massima celerità per restituire al più presto un ponte sicuro e funzionale».

 

L’intervento, dal valore complessivo di 1,5 milioni di euro, è stato progettato dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione (Usr) e realizzato nell’ambito dell’ordinanza speciale n. 122 del 3 luglio 2025.

Le tappe successive: 18 luglio, via libera della Conferenza dei servizi; 11 settembre, ritrovamento e rimozione di un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale durante le operazioni preliminari; 6 novembre, approvazione del progetto esecutivo; 12 novembre, affidamento dei lavori; 13 novembre, apertura ufficiale del cantiere.

Un percorso completato in appena quattro mesi, reso possibile dalle procedure semplificate delle ordinanze speciali, che hanno consentito di accelerare la progettazione e la fase autorizzativa.

 

Il progetto esecutivo, redatto dall’ingegnere Ivo Vanzi e seguito dal Rup Tommaso Everard Weldon, rappresenta un equilibrio tra ingegneria strutturale e tutela paesaggistica.
Le opere prevedono: consolidamento delle fondazioni tramite iniezioni a bassa pressione; pali di ripristino dei diaframmi; realizzazione di archi rovesci sulle pile maggiormente compromesse.

L’obiettivo è ripristinare la funzionalità del ponte e consentire il transito veicolare in sicurezza, preservando al contempo l’integrità storica e ambientale dell’infrastruttura.

 

Rappresentanti delle Istituzioni e progettisti all’apertura del nuovo cantiere del Ponte sull’Ancaranese

Alla cerimonia di avvio dei lavori erano presenti, oltre al commissario Guido Castelli, il presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo, il consigliere provinciale di Ascoli Daniele Tonelli, il consigliere regionale Andrea Cardilli, il direttore dell’Usr Marco Trovarelli, e i tecnici coinvolti nella progettazione e direzione dei lavori.

 


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