di Luca Capponi
Piazza del Popolo, cuore del centro storico e vetrina della città, torna al centro delle polemiche. Diversi esercenti che lavorano nell’area esprimono forte preoccupazione per una situazione che, soprattutto nei weekend, sta diventando sempre più difficile da gestire. Il tema è quello della somministrazione di alcol ai minorenni e dei conseguenti episodi di degrado e violenza.
A lamentarsi sono soprattutto i titolari di quei locali che rispettano le regole: chiedono i documenti, applicano prezzi corretti e mantengono un comportamento responsabile. Ma non tutti, secondo quanto riferiscono, si comporterebbero allo stesso modo. Alcuni esercizi, infatti, avrebbero preso la cattiva abitudine di servire alcolici senza controlli, attirando gruppi numerosi di giovanissimi grazie anche a listini molto bassi pensati proprio per intercettare la clientela più giovane.
Il risultato – raccontano – è che il venerdì e il sabato sera la piazza e le vie adiacenti si riempiono di decine e decine di minorenni che bevono, spesso fino a perdere il controllo. A questo si aggiunge un altro elemento critico: la presenza di distributori automatici che erogano drink alcolici. Formalmente richiedono l’inserimento di un documento, ma nella pratica basta utilizzare la tessera sanitaria di un maggiorenne, facilmente reperibile tra amici o conoscenti.
Secondo gli esercenti, l’incrocio tra locali senza scrupoli e macchinette “troppo permissive” genera un effetto moltiplicatore che rende difficile mantenere l’ordine. L’ultimo episodio si è verificato proprio sabato sera intorno alle 23, quando un gruppo di ragazzini – già alticci – è finito in una rissa degenerata rapidamente.
«Hanno iniziato a tirarsi addosso sedie e tavoli di un locale che non c’entrava nulla con la loro lite», racconta uno dei titolari coinvolti, che ha provato invano a calmare la situazione. «Ho cercato di separarli, ma non è servito. La gente che stava passeggiando è scappata. E con questi episodi come ci si può fidare a sedersi ai nostri tavoli?».
E proprio qui emerge un altro danno, quello economico: chi frequenta la piazza per godersi una serata tranquilla spesso si allontana quando assiste a risse, urla o gruppi di ragazzini che bevono in strada. «Noi facciamo sacrifici per lavorare rispettando le norme – spiega un altro esercente – ma ogni volta che succedono queste cose perdiamo clienti. È una concorrenza sleale che ricade sull’immagine della città e su chi fa il proprio dovere, per questo presenteremo un esposto a chi di dovere».
Gli operatori insistono anche sulla dimensione sociale del problema: l’accesso facile all’alcol porta molti minorenni a bere troppo e troppo presto, con rischi non solo per la salute ma anche per il comportamento. A farne le spese è la città stessa, la cui piazza simbolo viene spesso trasformata in un palcoscenico di episodi poco edificanti, in contrasto con la sua vocazione culturale e turistica.
Le richieste degli esercenti sono chiare: maggiori controlli, più responsabilità da parte di tutti e un intervento deciso sulle macchinette e sugli esercizi che non rispettano la legge. «Non è possibile – concludono – che chi opera correttamente venga penalizzato da chi aggira le regole. Piazza del Popolo merita un clima diverso, e anche i ragazzi meritano di essere tutelati dal rischio dell’alcol facile».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati