Pnrr e rischio “commissariamento”: Cossignano respinge ogni allarme 

FONDI - Il Comune precisa la natura degli adempimenti richiesti dal nuovo quadro normativo 
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Il palazzo comunale di Cossignano

Dopo il clamore generato dalla comunicazione del Ministero dell’Interno sui fondi Lep (Livelli Essenziali delle Prestazioni) e sul presunto rischio di commissariamento per alcuni Comuni del Piceno, arriva la precisazione ufficiale da parte dell’Amministrazione comunale di Cossignano. Il Comune respinge ogni allarme e chiarisce che si tratta di una procedura prevista dalla legge, priva di caratteri sanzionatori.

La vicenda si inserisce nella cornice della nuova normativa introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, che – recependo le indicazioni della Corte Costituzionale – ha ridefinito la gestione delle risorse destinate ai Livelli Essenziali delle Prestazioni. Per i fondi relativi a servizi sociali, asili nido e trasporto scolastico degli studenti con disabilità, non è più prevista la restituzione delle somme non utilizzate nell’anno.

 

La norma impone agli enti di certificare il mancato raggiungimento degli obiettivi qualora non vi siano condizioni per impiegare le risorse. Tale certificazione attiva automaticamente una procedura tecnicamente denominata “commissariamento”. Una parola che ha generato apprensione, ma che – sottolinea il Comune – non implica l’arrivo di un commissario né rappresenta una penalizzazione.

«A Cossignano esiste un’utenza potenziale nella fascia 0-3 anni, ma non essendo ancora attivo un asilo nido comunale, l’ente è tenuto per legge a certificare il mancato raggiungimento dell’obiettivo. Non ci sono alternative: o non si hanno bambini tra 3 e 36 mesi, oppure si certifica l’impossibilità di utilizzare le risorse e si avvia la procedura», spiegano dagli uffici comunali. Si tratta di un passaggio obbligatorio che consente di pianificare correttamente l’impiego delle somme negli anni successivi.

 

Il Comune evidenzia inoltre di aver rispettato tutti gli obblighi di legge e di aver già programmato la destinazione delle risorse per il 2023 e il 2024. Anche per quest’anno i fondi saranno utilizzati per l’acquisto degli arredi del futuro asilo nido comunale, tra le opzioni previste dallo Stato.

«Abbiamo seguito la normativa passo dopo passo – precisa l’amministrazione – La procedura può apparire complessa e il termine utilizzato dal legislatore può essere interpretato in modo allarmistico, ma non esiste alcuna irregolarità né alcun rischio di commissariamento prefettizio».

L’amministrazione cossignanese ribadisce infine che il nuovo quadro normativo mira a garantire l’attivazione effettiva dei servizi per l’infanzia, non a punire gli enti locali. Il percorso verso la realizzazione del nido comunale prosegue e le risorse saranno utilizzate secondo le finalità previste dalla legge.


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