Impianto ProMarche, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune

SAN BENEDETTO - L'organo di rilievo costituzionale ha accolto l'appello dell'ente rivierasco contro la sentenza del Tar che annullava la delibera di convalida al diniego opposto alla variante
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di Giuseppe Di Marco

 

Un punto, sulla questione ProMarche, sembra sia stato appena messo dal Consiglio di Stato, che ha accolto l’appello del Comune di San Benedetto contro la sentenza del Tar che dava all’ente un periodo di tempo per rideterminarsi sulla vicenda.

 

Quale vicenda? Quella che ha visto la cooperativa di Via Pomezia proporre la realizzazione, in variante, di un impianto di stoccaggio a bassa temperatura per prodotti surgelati, nelle immediate vicinanze della propria sede. Proposta che riceveva parere positivo in conferenza dei servizi, ma che poi veniva rigettata dal Consiglio comunale.

 

Un primo ricorso della ProMarche veniva dichiarato improcedibile, ma a questo ne faceva seguito un secondo che invece veniva accolto dal Tar Marche. Per effetto di ciò, veniva annullata la delibera di convalida del diniego per difetto di motivazione. E al Comune venivano concessi, appunto, 45 giorni di tempo per rideterminarsi.

 

Contro questa sentenza il Comune ha presentato ricorso presso l’organo di rilievo costituzionale, che ne ha accolto l’istanza: «Nel caso di specie – recita il dispositivo – il Comune con il provvedimento di convalida ha espressamente motivato ed esplicitato la propria contrarietà ad un percorso di variante “puntuale” anziché “generale” ritenuta preferibile e soprattutto ha chiarito l’impatto della deroga alla disciplina delle altezze (chiesta per la realizzazione del magazzino) rispetto al contesto paesaggistico circostante, secondo quanto emerso dal dibattito consiliare in cui i consiglieri hanno evidenziato unanimemente l’impatto del realizzando magazzino».


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