
Banca del Piceno, un momento della conferenza stampa
Il Ministero della cultura, attraverso l’attività svolta sul territorio dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica delle Marche, lo scorso 1° ottobre ha emanato il provvedimento di «dichiarazione di interesse storico particolarmente importante» dell’archivio della Banca del Piceno Credito Cooperativo situato ad Acquaviva, il primo nel territorio marchigiano per gli istituti bancari.
Tale archivio – si legge nella motivazione – «testimonia sia dal punto di vista prettamente economico, sia da quello storico culturale, la determinante attività passata e presente che l’ente ha svolto e svolge tutt’ora sul territorio piceno a partire dall’anno di fondazione della Cassa Rurale dei Prestiti di Castignano del 1898 e dell’anno di fondazione come Cassa Rurale dei Prestiti di Acquaviva Picena del 1902».
Questa dichiarazione inserisce la documentazione storica dell’archivio BCC all’interno del patrimonio culturale nazionale tutelato ai sensi dell’art.10 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs n. 42/2004) fornendo quindi, oltre che una protezione conservativa dei documenti, anche le possibilità di valorizzazione degli stessi attraverso attività di studio e ricerca direttamente a partire dalle fonti.
Compresi nella sezione d’archivio dichiarata di interesse culturale rientrano sia le carte storiche, a partire dai primi atti costitutivi, sia gli atti di più recente formazione che sono comunque destinati ad una conservazione permanente. Si segnalano, tra gli altri, l’atto costitutivo della Cassa rurale di Castignano del 1898, l’atto costitutivo della Cassa rurale in Acquaviva Picena del 1902, il regolamento sociale della Cassa rurale in Acquaviva Picena del 1903, i registri verbali della presidenza dal 1900, i registri dei verbali dei Consigli di amministrazione dal 1905, i registri dei verbali delle assemblee dei soci dal 1900, i libri dei Soci dal 1902, i libri mastri dal 1914, gli inventari dei beni dal 1900.
«Una splendida notizia – ha dichiarato il Presidente della Banca del Piceno Sandro Donati – che, oltre a conferire pregio al nostro Istituto di credito cooperativo, ci ricorda come il nostro archivio non è solo un mezzo di conservazione di documenti storici, zelantemente custoditi, ma anche scrigno di frammenti di vita di inequivocabile interesse culturale».
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