«Caro presidente Bochicchio, oltre a contare il numero di parole del nostro comunicato, dica la verità sui costi delle consulenze esterne dell’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto: negli ultimi dieci anni ammontano a 385.954 euro».
È l’affondo dei consiglieri del gruppo “Progressisti per Castorano”, Luca Marcelli e Luigi Ficcadenti (ex coordinatore dell’Ats 23), che tornano sulla questione della mancata nomina del coordinatore dell’Ambito Territoriale 23, nonostante il bando sia stato pubblicato a febbraio.
I due consiglieri respingono al mittente la replica del presidente dell’Unione, Mauro Bochicchio.
«Lei – scrivono Marcelli e Ficcadenti – ha preferito soffermarsi sulla presunta riorganizzazione dell’Unione, sostenendo che i servizi continuano a essere erogati senza disservizi anche senza un coordinatore, figura prevista per legge. Ma così evita di affrontare il vero tema: perché l’incarico non è ancora stato assegnato?»
Entrando nel merito della “riorganizzazione”, i consiglieri portano all’attenzione un nodo che definiscono «cronico»: il ricorso sistematico a consulenze esterne. «Negli ultimi dieci anni – spiegano – l’Unione ha affidato incarichi professionali esterni per supporto amministrativo, giuridico e all’ufficio tributi, per un totale di 385.954 euro. Un dato che non può essere ignorato».
I Progressisti contestano inoltre il mancato utilizzo delle professionalità interne ai Comuni dell’Unione: «Dipendenti qualificati avrebbero potuto garantire lo stesso livello di competenze, evitando di gravare ulteriormente sulle casse dell’Ente. È quello che avviene in centinaia di Unioni in tutta Italia».
Altro punto critico è la coesistenza – ritenuta inutile e costosa – delle figure del coordinatore d’Ambito e del responsabile delle politiche sociali: «Nel 2005 si scelse consapevolmente di non sovrapporre i due ruoli per risparmiare e per evitare conflitti di competenze che rallentavano i processi. Perché tornare indietro oggi?».
La nota si conclude con due richieste precise: procedere immediatamente alla nomina del nuovo coordinatore dell’Ambito 23, avviando l’esame dei curricula nel rispetto dei tempi imposti dalla riforma dei concorsi pubblici (massimo sei mesi); rispettare il principio di rotazione degli incarichi esterni, come previsto dall’art. 49 del D.Lgs. 36/2023, per evitare ulteriori affidamenti ai “soliti noti”.
«Non pretendiamo molto – concludono Marcelli e Ficcadenti – solo rispetto delle regole, trasparenza e meno parole contate».
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