Rotonda di Porta Cartara, ci siamo: «Ecco come sarà e che cosa rappresenta l’opera» (Foto)

ASCOLI - Ultimi lavori di manutenzione in corso per la costruzione sulla rotatoria, che dovrebbe essere ultimata giovedì. Mariani, ad di Sabelli: «Il cerchio rappresenta la vita che va avanti, c'è una spiegazione anche sulle essenze arboree installate». L'opera d'arte si intitola "Origines" ed è realizzata dallo scultore Teodosio Campanelli
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Ultimi lavori in corso sulla rotonda di Porta Cartara

 

di Andrea Pietrzela

 

Ispirata a quella di Ajdovscina, in Slovenia, la nuova rotonda di Porta Cartara è ormai quasi pronta. È questa la notizia che emerge dagli ultimi sopralluoghi effettuati sul posto, dove proprio in questi minuti sono in corso i lavori finali di manutenzione. Tali lavori prevedono l’installazione del giardino e delle piante che dovrebbe essere completata per giovedì, meteo permettendo. Poi sarà tempo dell’inaugurazione ufficiale.

 

IL CERCHIO – Se si pensa a Porta Cartara, si pensa già all’ormai noto “cerchio” – già oggetto dell’ironia degli ascolani -, la nuova grande opera d’arte che campeggia sopra la rotatoria. «Concettualmente, il cerchio e le persone intorno rappresentano la vita che va avanti – spiega Simone Mariani, ad di Sabelli, azienda-madre della nuova installazione – Il cerchio rappresenta il movimento eterno, le generazioni che si susseguono. Che per noi come Sabelli potrebbero essere il fondatore e le nuove generazioni, di genitori e figli, in un movimento di avanzamento dove c’è un supporto continuo degli uni con gli altri, come nell’opera in cui sono tutti a sostegno dello stesso cerchio».

 

L’opera d’arte si intitola Origines ed è stata realizzata dallo scultore Teodosio Campanelli per l’azienda. È dedicata infatti alla storia della Sabelli, e si propone di rappresentare simbolicamente, con una sola immagine, un’azienda ramificata su tutto il territorio ascolano da quasi un secolo. Sulla sinistra della scultura è rappresentato Archimede Sabelli, il fondatore, che passa il testimone simbolico ai due nipoti sulla destra, attraverso la figura del cerchio che rappresenta purezza e continuità.

 

Sulla destra il primo verde posizionato

IL VERDE – Il lavoro sulla rotonda non si esaurisce però all’opera, perché anche il tipo di verde installato attorno alla costruzione, sopra la rotatoria, non è casuale: «C’è una spiegazione anche sul tipo di essenze arboree – puntualizza Mariani – In sintesi, poiché in quel punto siamo a metà strada tra il fiume Castellano e San Marco/San Giacomo, i paesaggisti hanno replicato in quella rotatoria una sezione della vegetazione come quella di montagna fino ad arrivare a quella fluviale del Piceno. Sulla parte verso i monti ci saranno essenze tipiche di San Marco, nella parte verso Ascoli essenze più di città e di lungo fiume».

 

Lo spazio verde è stato diviso in 6 fasce, ognuna delle fasce ospiterà piante diverse, per un totale di 20 specie: aspira a raccogliere in un solo sguardo tutta la varietà del territorio ascolano, per presentarlo a chi arriva a visitare la città. Nulla è dunque stato lasciato al caso, nella rotonda che recita “Benvenuti” e “Ascoli Piceno”, parole incise nel metallo e che saranno illuminate dall’interno. Per ora le piante, senza foglie e senza fiori, non danno l’effetto definitivo, che avremo in primavera quando il progetto sarà nella sua massima espressione.

 

Qui sotto potete vedere tutte le foto, quelle del render definitivo – da ogni angolazione possibile – di Luca Di Lorenzo Latini, architetto e docente di progettazione architettonica e urbana presso la scuola di ateneo Architettura e Design dell’Università di Camerino.

 

Le foto del render:

 


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