di Edoardo Ciriaci
In un momento storico in cui le fragilità sociali richiedono risposte rapide e concrete, la Banca del Piceno conferma la propria vocazione di istituto di prossimità stanziando un importante contributo economico a favore delle Caritas diocesane: 36.000 euro, 12.000 per la Diocesi di Fermo e 24.000 per le due Caritas afferenti alla Diocesi di Ascoli e San Benedetto-Ripatransone-Montalto.
L’iniziativa si è concretizzata nel pomeriggio di venerdì 19 dicembre ad Acquaviva Picena, in un incontro istituzionale alla sede in via Marziale, tra il presidente Sandro Donati e le massime autorità ecclesiastiche del territorio: Gianpiero Palmieri, vescovo delle diocesi di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto e Rocco Pennacchio, arcivescovo di Fermo. Come negli anni precedenti l’incontro è avvenuto con le autorità che presidiano i territori di competenza della Banca.

Il presidente Sandro Donati
«La Banca del Piceno si propone di valorizzare e coltivare la potenzialità di tutte le persone, specialmente di chi vive situazioni di disagio – dice Donati –. A questo scopo ci impegniamo a supportare l’azione instancabile delle Caritas locali, operando in stretta sinergia con la chiesa, il terzo settore e l’associazionismo. Rilevare le esigenze del territorio e rispondere con prontezza è il dovere morale di una banca cooperativa che, per natura, opera in funzione del profitto collettivo e del benessere comune. L’attuale consiglio di amministrazione ha le idee chiare in tal senso e perseguirà queste finalità per tutta la durata del mandato».

Pennacchio, Palmieri e Donati
«Il contributo che la BCC garantisce alle nostre Caritas è significativo per quelle attività a favore delle persone più fragili del nostro territorio – la risposta di Palmieri -. I dati che abbiamo pubblicato la scorsa settimana ci evidenziano una povertà assoluta, anche pluridimensionale, in aumento. Poterli aiutare significa mettere insieme i soggetti che hanno a cuore queste situazioni».
«L’appuntamento di oggi ci ricorda che tra il Natale e un dono c’è un legame specifico – aggiunge Pennacchio -. D’altronde l’incarnazione del Signore ci viene dotata senza che la potessimo pretendere, ed oggi accogliamo questo dono senza pretese».
Il sostegno alle Caritas ribadisce il ruolo della Banca del Piceno come motore di sviluppo non solo economico, ma anche etico. Attraverso questa collaborazione, l’Istituto mira a rafforzare la rete di protezione sociale, garantendo che le risorse generate sul territorio tornino al territorio stesso non solo sotto sotto forma di finanziamento ma anche di assistenza, accoglienza e speranza.
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