Ast, firmata la pre-intesa del Contratto Collettivo Integrativo 2025

La Rsu dell’Ast di Ascoli Piceno ha sottoscritto la pre-intesa del Contratto Collettivo Integrativo 2025. Un accordo che, secondo la stessa RSU, rappresenta un risultato storico e concreto per le lavoratrici e i lavoratori del comparto, frutto della determinazione e della continuità con cui questa neo rappresentanza ha condotto la contrattazione in nome e per conto di oltre 2.000 dipendenti. «Non parliamo di annunci, ma di risorse reali – sottolinea la Rsu – Parliamo di aumenti che entrano in busta paga e di fondi che vengono rafforzati. È un passaggio che rimette al centro un principio semplice: chi garantisce ogni giorno i servizi deve essere valorizzato con i fatti». L’intesa è stata raggiunta nel corso dell’incontro tra la direzione aziendale e la delegazione trattante del personale del comparto, svoltosi presso l’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto, in un clima definito da entrambe le parti di proficua collaborazione. Il primo intervento riguarda l’incarico di funzione di base, che prevede un incremento stabile del 10% annuo per quasi 1.300 dipendenti – tra infermieri, ostetriche, tecnici di radiologia e di laboratorio, fisioterapisti, amministrativi e altri profili dell’ex categoria D – con il passaggio da 1.000 a 1.100 euro annui, in modo strutturale e permanente in busta paga. Per quanto riguarda la pronta disponibilità, è previsto l’aumento dell’indennità oraria per tutti i lavoratori, con un adeguamento da 1,8 a 2,3 euro l’ora (+0,5 euro), con decorrenza dal 1° gennaio 2025. Sul fronte dei differenziali economici di professionalità (Dep), l’accordo prevede: un incremento delle risorse per il DEP 2023, che raggiungono un importo complessivo di 178.042 euro, comprensivo dello stralcio pari a 73.168,92 euro; uno stanziamento di 400.000 euro per i DEP 2025. Sono inoltre previsti: 150.000 euro per l’incremento degli incarichi di funzione già attribuiti e per nuovi incarichi da conferire; 50.000 euro aggiuntivi per il pagamento degli straordinari a tutto il comparto. La Rsu ricorda che, in applicazione del ccnl (art. 64, comma 4), è stato già concordato che ogni ulteriore risorsa che l’AST andrà ad aggiungere al fondo ex art. 103, fino a un massimo di 71 euro pro-capite, confluirà interamente sull’incremento dell’indennità notturna per tutti i lavoratori. «L’indirizzo è già stato fissato – precisa la Rsu – anche se la direzione non ha ancora definito operativamente le modalità. Ora spetta all’Azienda finanziare l’aumento e definire senza ritardi il budget per l’incremento delle indennità notturne». Antonello Maraldo A commentare l’intesa è anche il direttore generale dell’Ast di Ascoli Piceno, Antonello Maraldo, che sottolinea come «la firma dell’accordo integrativo segni la volontà di entrambe le parti, datoriale e sindacale, di definire il quadro regolatorio di riferimento per tutti gli istituti economici che disciplinano il rapporto con il personale del comparto». Nel contesto dell’intesa, definita «equilibrata nelle sue articolazioni», la direzione evidenzia che sono stati previsti adeguamenti delle indennità, il finanziamento delle progressioni economiche orizzontali, nuovi incarichi organizzativi e un incremento del budget per lo straordinario, nel rispetto delle disponibilità dei fondi contrattuali. L’accordo seguirà ora il previsto iter amministrativo con il passaggio al Collegio sindacale, necessario per la successiva sottoscrizione definitiva. La Rsu dell’Ast di Ascoli Piceno ribadisce che continuerà a vigilare attentamente sull’applicazione dell’intesa, affinché «ogni riga firmata si traduca in risultati reali per tutti i lavoratori, senza scorciatoie e senza rinvii». Secondo la Rsu, l’accordo produce anche effetti immediati, con il pagamento degli arretrati dal 2025 per l’incarico di funzione di base e con la liquidazione delle differenze sull’indennità di pronta disponibilità. «Il Cci 2025 non è un elenco di promesse – conclude la Rsu – ma un accordo unico per portata e ricadute, che mette soldi, regole e riconoscimento dove servono davvero. Questo primo traguardo, mai raggiunto prima in questa Azienda, dimostra che il metodo paga e rappresenta la base per proseguire, già dal 2026, il percorso di tutela e valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto».
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La Rsu e la direzione dell’Ast picena

 

La Rsu dell’Ast di Ascoli Piceno ha sottoscritto la pre-intesa del Contratto Collettivo Integrativo 2025. Un accordo che, secondo la stessa Rsu, rappresenta un risultato storico e concreto per le lavoratrici e i lavoratori del comparto, frutto della determinazione e della continuità con cui questa neo rappresentanza ha condotto la contrattazione in nome e per conto di oltre 2.000 dipendenti.

Gli ospedali di San Benedetto e Ascoli

 

«Non parliamo di annunci, ma di risorse reali – sottolinea la Rsu –. Parliamo di aumenti che entrano in busta paga e di fondi che vengono rafforzati. È un passaggio che rimette al centro un principio semplice: chi garantisce ogni giorno i servizi deve essere valorizzato con i fatti».

 

L’intesa è stata raggiunta nel corso dell’incontro tra la direzione aziendale e la delegazione trattante del personale del comparto, svoltosi presso l’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto, in un clima definito da entrambe le parti di proficua collaborazione.

 

Il primo intervento riguarda l’incarico di funzione di base, che prevede un incremento stabile del 10% annuo per quasi 1.300 dipendenti – tra infermieri, ostetriche, tecnici di radiologia e di laboratorio, fisioterapisti, amministrativi e altri profili dell’ex categoria D – con il passaggio da 1.000 a 1.100 euro annui, in modo strutturale e permanente in busta paga.

Antonello Maraldo

 

Per quanto riguarda la pronta disponibilità, è previsto l’aumento dell’indennità oraria per tutti i lavoratori, con un adeguamento da 1,8 a 2,3 euro l’ora (+0,5 euro), con decorrenza dal 1° gennaio 2025.

 

Sul fronte dei differenziali economici di professionalità (Dep), l’accordo prevede: un incremento delle risorse per il Dep 2023, che raggiungono un importo complessivo di 178.042 euro, comprensivo dello stralcio pari a 73.168,92 euro; uno stanziamento di 400.000 euro per i Dep 2025.

 

Sono inoltre previsti: 150.000 euro per l’incremento degli incarichi di funzione già attribuiti e per nuovi incarichi da conferire; 50.000 euro aggiuntivi per il pagamento degli straordinari a tutto il comparto.

 

La Rsu ricorda che, in applicazione del ccnl (art. 64, comma 4), è stato già concordato che ogni ulteriore risorsa che l’AST andrà ad aggiungere al fondo ex art. 103, fino a un massimo di 71 euro pro-capite, confluirà interamente sull’incremento dell’indennità notturna per tutti i lavoratori.

 

«L’indirizzo è già stato fissato – precisa la Rsu – anche se la direzione non ha ancora definito operativamente le modalità. Ora spetta all’Azienda finanziare l’aumento e definire senza ritardi il budget per l’incremento delle indennità notturne».

 

A commentare l’intesa è anche il direttore generale dell’Ast di Ascoli Piceno, Antonello Maraldo, che sottolinea come «la firma dell’accordo integrativo segni la volontà di entrambe le parti, datoriale e sindacale, di definire il quadro regolatorio di riferimento per tutti gli istituti economici che disciplinano il rapporto con il personale del comparto».

 

Nel contesto dell’intesa, definita «equilibrata nelle sue articolazioni», la direzione evidenzia che sono stati previsti adeguamenti delle indennità, il finanziamento delle progressioni economiche orizzontali, nuovi incarichi organizzativi e un incremento del budget per lo straordinario, nel rispetto delle disponibilità dei fondi contrattuali.

 

L’accordo seguirà ora il previsto iter amministrativo con il passaggio al Collegio sindacale, necessario per la successiva sottoscrizione definitiva.

 

La Rsu dell’Ast di Ascoli Piceno ribadisce che continuerà a vigilare attentamente sull’applicazione dell’intesa, affinché «ogni riga firmata si traduca in risultati reali per tutti i lavoratori, senza scorciatoie e senza rinvii».

 

Secondo la Rsu, l’accordo produce anche effetti immediati, con il pagamento degli arretrati dal 2025 per l’incarico di funzione di base e con la liquidazione delle differenze sull’indennità di pronta disponibilità.

 

«Il Cci 2025 non è un elenco di promesse – conclude la Rsu – ma un accordo unico per portata e ricadute, che mette soldi, regole e riconoscimento dove servono davvero. Questo primo traguardo, mai raggiunto prima in questa Azienda, dimostra che il metodo paga e rappresenta la base per proseguire, già dal 2026, il percorso di tutela e valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto».


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