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Da rischio chiusura all’apertura
del Museo dedicato a Osvaldo Licini
A settembre grande mostra a Venezia

ASCOLI - Il 25 agosto alla Galleria d'Arte del Polo Sant'Agostino grazie all'associazione "Arte Contemporanea Picena". Operazione di valorizzazione delle opere del Maestro delle Amalassunte. A Monte Vidon Corrado abbinamento con le cancellature di Isgrò. E il famoso "Museo Peggy Guggnheim" di Venezia lo celebrerà con una mostra fino al 14 gennaio 2019
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di Franco De Marco

Anche Ascoli, dopo Monte Vidon Corrado e prima della grande di Venezia, renderà omaggio al grande pittore Osvaldo Licini, una delle personalità artitiche più importanti della prima metà del XX secolo, che 60 anni fa moriva dopo aver ottenuto, poco prima, il “Gran premio per la pittura” alla “XXIX Biennale di Venezia”. Sabato 25 agosto, alle ore 18, verrà infatti aperto il nuovo “Museo Licini” presso la Galleria d’Arte Contemporanea che porta il suo nome, all’interno del Polo culturale di Sant’Agostino.

Osvaldo Licini con Caterina Celi Hellstrom, figlia adottiva di sua moglie

Finalmente potrà iniziare, ne siamo sicuri, un’azione stabile e intelligente di valorizzazione delle numerose opere di questo genio della pittura, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, in possesso del Comune di Ascoli grazie alla donazione (con vitalizio in contropartita) di Caterina Celi Hellstrom, figlia adottiva della moglie di Osvaldo Licini, che vive ad Ascoli. La città di Ascoli ha potuto così entrare in possesso di numerosi dipinti e disegni, una cinquantina, che costituiscono un nucleo importatissimo per la lettura del percorso artistico del Maestro di Monte Vidon Corrado. Tuttavia, almeno questa è la nostra impressione, fino ad oggi tale patrimonio artistico, un vero tesoro, non è stato mai adeguatamente valorizzzato pur potendo costituire una meta di notevole interesse degli appassionati d’arte. Ora arriva la realizzazione del progetto, fortemente voluto dall’Associazione “Arte Contemporanea Picena”, presieduta da Andrea Valentini e con direttore della Galleria d’arte contemporanea “Cantiere” Alessandro Zechini, sostenuto naturalmente dal Comune, con la collaborazione dei gestori dei Musei Civici e delle società Integra e Il Picchio.

Questa associazione nel campo dell’arte sta portando avanti iniziative sempre di notevole interesse. Grazie alla sua iniziativa, con sacrificio anche economico, è riuscita a creare una sinergia tale, tra pubblico e privato, da realizzare il nuovo Museo Licini. Addirittura c’è stato un nomento in cui sembrava che il Comune, per carenza di personale e risorse, fosse costretto a chiudere la struttura. Il pericolo per fortuna è stato scongiurato. Sabato 25 agosto verranno presentati al pubblico i nuovi allestimenti, la nuova area accoglienza, con rinnovate soluzioni d’arredo per quanto concerne la biglietteria e il bookshop, un moderno caffè letterario, inteso come luogo di incontri e scambi culturali e di lettura condivisa, tutte condizioni utili per avvicinare e motivare sempre più persone a visitare la struttura museale, un’esclusiva sala destinata alla stampa con un torchio antico che sarà utilizzato per corsi e studi ed una zona video. Saranno programmate mostre, incontri con artisti, scrittori e filosofi, corsi e tante altre novità.

Il pittore Emilio Isgrò con il critico d’arte ascolano Luciano Marucci

«Inizia un nuovo cammino per uno dei musei più importanti del nostro territorio: un museo dedicato ad una eccellenza marchigiana, Osvaldo Licini, un artista amato e apprezzato in tutto il mondo» promettono i protagonisti dell’intervento. Per la cultura cittadina una notizia confortante. A Monte Vidon Corrado, nella casa museo di Osvaldo Licini, il pittore delle Amalassunte e degli Angeli Ribelli, prosegue intanto sino al 4 novembre una mostra imperdibile, “Lettere”, che mette in collegamento le opere di Osvaldo Licini con quelle di Emilio Isgrò uno dei più apprezzati artisti contemporanei. Isgrò è l’artista che ha inventato le famose “cancellature!”, grande novità linguistica, che si rinnova anche a Monte Vidon Corrado, nelle due opere realizzate per l’occasione. Tra Licini e Isgrò non esiste alcun rapporto diretto ma entrambi afrontano il rapporto tra la scrittura e le arti visive, la critica alla cultura borghese, l’indipendenza da gruppi artistici e l’assoluta libertà intellettuale oltre all’arma dell’ironia.

Una delle opere di Licini esposte nella casa-museo di Monte Vidon Corrado

Questa mostra è curata da Marco Bazzini e Daniela Sinoni direttrice del “Centro Studi Osvaldo Licini”. Una mostra che fa pensare e che non si consuma. Ma sarà il famoso “Museo Peggy Guggnheim” di Venezia a celebrare, con la mostra certamente più importante, curata da Luca Massimo Barbero, dal 22 settembre al 14 gennaio 2019, il genio artistico di Osvaldo Licini. Titolo: “Che un vento di follia totale mi sollevi”. A 60 anni dalla scomparsa, il museo veneziano, punto di riferimento per l’arte mondiale, ricorda così il grande maestro con una retrospettiva destinata al grande pubblico. Saranno esposte più di 100 opere 4 della quali provenienti dalla Galleria d’arte contemporanea “Osvaldo Licini” di Ascoli. Ovvio che questa esposizione, oltre a far conoscere ulteriormente l’opera di una Maestro immenso, orgoglio delle Marche, indirettamente accenderà anche un faro sul Museo di Ascoli e sulla casa-museo di Monte Vidon Corrado.


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