Si alza il sipario sul Museo Licini,
l’arte contemporanea ha una nuova casa
A settembre mostra di Giacomelli

ASCOLI - La città riscopre uno spazio bellissimo nel polo di Sant'Agostino. Nuova attrazione per ascolani e turisti. Papetti annuncia: «Due collezionisti vogliono donare 120 opere alla città». Torna il Premio Marche. La novità del Caffè letterario
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Il team che ha lavorato al restyling del Museo Licini

di Franco De Marco

Da lassù, tra Angeli ribelli e Amalassunte, Osvaldo Licini sicuramente guarderà soddisfatto. Finalmente le sue opere, una sessantina, più un’altra decina di grandi maestri del Novecento da lui possedute, tutte date in comodato al Comune da Caterina Celi Hellstrom, figlia adottiva della moglie del maestro di Monte Vidon Corrado, si trovano all’interno della Galleria di arte contemporanea “Licini”. Una collocazione più idonea e una piena valorizzazione. Ma tutta la galleria, all’interno del polo culturale di Sant’Agostino, a conclusione di un elegante e intelligente restyling (curato dall’architetto Francesco Massari), assume finalmente quel ruolo culturale che le spetta di diritto. Ci sono anche un caffè letterario novità assoluta (con le specialità di Chiara Giorgi), una sala dedicata all’incisione con un corso di formazione per tutti tenuto da Antonio Fabozzi e uno spazio bimbi. Insomma soluzioni moderne e accattivanti.

L’ingresso del nuovo museo

Il 25 agosto alle 17,30 ci sarà il taglio del nastro del nuovo Museo Licini che cambia faccia, a cominciare dall’ingresso, e in parte anche contenuto, aprendosi alla città e al mondo. L’operazione ha visto la proficua sinergia di Comune, cooperative Integra e Pulchra (per il Consorzio Il Picchio) che gestiscono i musei cittadini e, soprattutto, l’associazione Arte Contemporanea Picena che ha portato passione e creatività. Nasce in città, con questa inaugurazione, la “casa” dell’arte contemporanea che prima era in sordina. Nasce, soprattutto, un nuovo piacevolissimo luogo d’incontro, di lettura, di cultura, anche attraverso l’apertura del Caffè letterario («Non è un bar però», è stato sottolineato) dove tra tavolini e libri, in un ambiente piacevolissimo,  si può bere un the o una bibita al cetriolo. Ecco la città bella che mette in mostra il suo patrimonio. Con questa operazione si spera che la galleria esca fuori dal suo periodo oscurantista in cui era già tanto se si facevano 15 biglietti al mese. I risultati, naturalmente, si potranno vedere in tempi lunghi. Di sicuro ascolani e turisti hanno un luogo in più da godere.
Fa notare il professor Stefano Papetti, che ha guidato il riallestimento dell’esposizione liciniana: «Ascoli è l’unica città delle Marche che può contare su cinque musei. Il fatto che il Comune destini circa 100.000 euro all’anno per il vitalizio alla figlia adottiva (della moglie, ndr) di Licini sta a significare quanto rilevante sia l’impegno anche per l’arte contemporanea». La presentazione è anche l’occasione per importanti annunci. Papetti, di ritorno dal Brasile dove a Belo Horizonte, con media di 1.700 visitatori al giorno, è stata portata la grande mostra  di Ascoli “San Francesco nell’arte. Da Cimabue a Caravaggio”, ha comunicato che nel capoluogo piceno verrà ripristinato il Premio Marche, punto di riferimento dell’arte marchigiana per tanti anni ad Ancona.  Papetti inoltre rivela di aver appena avuto un incontro con due collezionisti pronti a donare alla città di Ascoli 120 opere.

Papetti illustra gli spazi della galleria

Andrea Valentini, presidente dell’associazione Arte Contemporanea Picena, ha invece annunciato che il 15 settembre verrà inaugurata, all’interno della Galleria di arte contemporanea “Osvaldo Licini”, una mostra delle fotografie del grande Mario Giacomelli. E una di queste fotografie, valore circa 9.000 euro, verrà donata alla città di Ascoli. «Il nostro obiettivo, in primis, è far scoprire agli ascolani l’arte contemporanea e questo luogo dove si svolgeranno incontri, presentazioni di libri e molto altro – spiega – abbiamo preso contatti con la Facoltà di Architettura e il Liceo Artistico. Così come l’altro obiettivo è favorire la visita dei turisti. Abbiamo fatto molto ma dobbiamo naturalmente migliorare».
L’assessore comunale alla cultura Piersandra Dragoni è entusiasta dell’operazione portata a termine. «L’arte contemporanea – afferma – non è molto seguita. Ma è il presente che ci collega con il passato. Le cooperative coinvolte dimostrano che con la cultura si può creare lavoro».  Presente alla conferenza stampa anche l’onorevole Giorgia Latini, che da ex assessore comunale aveva avviato  la rinascita della Galarco, la quale ribadisce che si impegnerà per favorire l’approvazione di importanti progetti culturali a favore di Ascoli. «Questo spazio era sottovalutato. Quasi abbandonato. Ora rinasce», commenta. Porta la sua testimonianza anche il presidente del Consiglio comunale Marco Fioravanti: «Ascoli è sempre più competitiva sia come offerta culturale sia come gestione delle istituzioni culturali anche grazie alla “magia” del professor Papetti».

Un’opera del maestro Licini

Il sindaco Guido Castelli, che domani sarà presente al taglio del nastro, ci tiene a far sapere: «La Galleria Licini torna alla cittadinanza con una ricca offerta di nuovi servizi e una veste completamente rinnovata. Riapre dopo una pausa di qualche mese durante la quale si sono svolti lavori di ristrutturazione e riqualificazione che oggi valorizzano la struttura grazie alla nuova organizzazione e alla declinazione degli spazi. Una location per offrire non solo ai turisti ma anche ai cittadini e ai bambini nuove opportunità per una fruizione a tutto tondo del museo».
Domani sabato, sempre all’interno della Galleria, verrà inaugurata l’interessantissima mostra intitolata “traMA”, ovvero tra Marche ed Abruzzo, curata da Alessandro Zechini anche lui dell’associazione Arte Contemporanea Picena. Espongono gli artisti con radici marchigiane e abruzzesi Paola Angelini, Gabriele Arruzzo, Simone Concetti, Luca De Angelis, Giorgio Pignotti, Elvis Spadoni, Ivana Spinelli e Valeria Talamonti.  Assolutamente da vedere.
Il nuovo Museo Licini ha allargato la fascia di apertura. Funzionerà il giovedì e il venerdì dalle 15 alle 18, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Negli altri giorni si possono sempre essere effettuare visite a richiesta da prenotare all’ufficio informazioni di Piazza Arringo (333.3276129 – 0736.298213).

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