Buona squadra, sintonia con i tifosi
e voglia di riscatto sono i motivi
per cui l’Ascoli può nutrire ambizioni

SERIE B - Alla vigilia della prima trasferta di campionato, ecco i sette motivi sui quali i bianconeri possono poggiare le speranze della stagione 2018-2019. Triplice garanzia: le ambizioni di Pulcinell, l'equilibrio di Tosti, la carica dei tifosi
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Giuliano Tosti e Massimo Pulcinelli, ovvero il  nuovo Ascoli Calcio

di Bruno Ferretti

E’ presto, troppo presto, nonché azzardato, dopo una solo partita di campionato, prevedere cosa potrà fare l’Ascoli in questo campionato. Dove potrà arrivare. Ma le impressioni sono positive e autorizzano confortanti previsioni. Vediamo dove poggiano.

1 – Dopo tre campionati di B assai deludenti, dove la salvezza è stata conquistata in extremis, in tutto l’ambiente c’è grande voglia di riscatto. Le motivazioni, insomma, non mancheranno.

2 – La nuova squadra è certamente più forte in tutti i reparti con alternative affidabili.

3 – Nel campionato a 19, senza tre squadre sempre temibili, e ambiziose come Bari, Avellino e Bari, inevitabilmente diminuisce la lotta al vertice per salire in A. Non va dimenticato che resterà il numero delle promosse (direttamente le prime due e poi la vincente dei playoff, cioè tre in tutto) e delle bocciate (quattro).

4 – Dopo le prudenze di Benigni e le inesperienze di Bellini (che pure erano animati dalle migliori intenzioni, è arrivato il romano Pulcinelli, che non si nasconde dietro un dito e dichiara il suo obiettivo: i playoff. E senza porre limiti alla divina provvidenza, se le vicende del campionato dovessero portare l’Ascoli a lottare in alta quota, Pulcinelli e la Bricofer non si tireranno certo indietro.

5 – Massimo Pulcinelli, 54 anni, romano, presidente e maggiore azionista della Bricofer, è molto appassionato di calcio e anche attravverso il calcio vuole emergere e farsi conoscere a livello nazionale. Forse ha scelto l’Ascoli per i suoi 120 anni di storia gloriosa, per i 16 anni trascorsi in serie A, perché è vicina a Roma, per la sua formidabile tifoseria, o forse per altri motivi.

6 – Se l’Ascoli può nutrire legittime ambizioni, non è solo per Pulcinelli. Non va dimenticato il nuovo presidente Giuliano Tosti, emergente imprenditore ascolano, da sempre gran sostenitore bianconero, sempre vicino alla squadra, spesso anche in trasferta. E’ titolare della Ciam, azienda leader nel settore “tutto per gli animali”. Tosti ha l’entusiasmo e l’equilibrio necessari per guidare l’Ascoli e portarlo lontano. E poi, elemento non indifferente, è molto stimato dai tifosi.

7 – Altro elemento fondamentale è l’armonia che si sta creando intorno alla squadra, nonostante l’eliminazione al primo turno di Coppa (0-4) con la Viterbese, il pareggio nell’amichevole a Gubbio (2-2) e quello in casa con il Cosenza (1-1) al debutto in campionato. Gli abbonati hanno già abbondantemente superato quota duemila. Adesso ci vorrebbe un buon risultato a Perugia. Al “Curi” sarà un partita come sempre complicata ma non impossibile. Coraggio Ascoli, puoi farcela.

 


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