L’esultanza della Samb dopo il gol contro la Vis (foto Cicchini)
di Benedetto Marinangeli
Blocco psicologico, problema tecnico o tutti e due? E’ questa la domanda che tutti si pongono in casa Samb dopo il pareggio con la Vis Pesaro. Una vittoria sfuggita a quattro minuti dalla fine che ha fatto ricadere nello sconforto tutto l’ambiente. Il patron Fedeli particolarmente depresso, la tifoseria idem che al termine dei novanta minuti ha fischiato Rapisarda e compagni. Il coro “meritiamo di più” è eloquente dello stato emozionale dei supporters.
Chi tra le pieghe della depressione trova qualcosa di positivo è giustamente mister Magi. E lo fa con cognizione di causa. Solo lui ha il termometro dello spogliatoio e sa bene dove intervenire. Pacato e realista il suo commento al termine dell’incontro. «Sapevamo -ha detto- di dover fare una partita poco bella, ma di sostanza, concreta, e ci eravamo quasi riusciti. Abbiamo tirato più della Vis, anche se abbiamo comunque concluso poco, e siamo anche stati sfortunati».
Gemignani, una delle note positive
«Credo -ha aggiunto- che in questa squadra ci siano giocatori importanti che possono trovare la condizione solo giocando. Mi riferisco a Signori, Stanco, Russotto, calciatori che hanno bisogno di mettere minuti nelle gambe per arrivare ad un ottimale livello di forma». Ed infine: «Dobbiamo essere consapevoli di quello che siamo, lottare su tutti i palloni, a costo di essere meno belli e fare il massimo».
E domenica prossima ecco la trasferta di Gorgonzola contro una Giana Erminio sconfitta a Fermo dall’undici di Flavio Destro. Una gara da vincere e per la quale Magi deve cercare di schierare la migliore formazione. Ilari davanti alla difesa offre maggiori garanzie di Bove che spostato nel ruolo di intermedio con la Vis Pesaro non ha particolarmente convinto. Anche Biondi, al suo esordio in rossoblù, ha dimostrato di poterci stare così come la piacevole conferma di Gemignani. L’attacco, invece, non fa mai male. Stanco praticamente gioca sempre spalle alla porta con Calderini troppo largo sull’esterno per impensierire la retroguardia avversaria. Mettiamoci anche il blocco psicologico ed ecco che la frittata è fatta. Ora i rossoblù devono reagire. Come diceva John Belushi nel film “Animal House”: «Quando il giocosi fa duro, i duri iniziano a giocare».
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