Buche, auto in corsa e cadute
Corso Mazzini, cercasi pedoni coraggiosi

ASCOLI - La parte finale della nodale arteria cittadina, soprattutto nelle ore notturne, si trasforma nel Gran Premio di Montecarlo "grazie" all'inciviltà degli automobilisti. Asfalto rovinato e buche fanno il resto. Mercoledì sera per "proteggere" un anziano caduto a terra c'è voluto un capannello di persone
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La parte di corso Mazzini dove è caduto l’anziano signore. Sulla sinistra si notano ancora delle macchie di sangue

di Luca Capponi 

Non è la prima volta che accade e, è purtroppo presumibile, non sarà neanche l’ultima. Un signore anziano che inciampa nell’asfalto malandato (eufemismo), cade a terra e si fa male al viso, perdendo molto sangue. Ma c’è di più, perché è stato necessario un piccolo capannello di persone, che si trovavano a passare in loco, per “ripararlo” dalle auto che quotidianamente, soprattutto nelle ore notturne, sfrecciano lungo la via. Teatro del fatto, la parte finale corso Mazzini in direzione Porta Romana, nella serata di mercoledì 3 ottobre.

Al signore infortunato, che non ha mai perduto conoscenza, ci è voluta un’ambulanza; per il manto stradale di corso Mazzini ci vorrebbe…una mano santa. O un miracolo. Si potrebbe cominciare con l’eliminare i tanti, troppi, avvallamenti, tra sampietrini fuoriusciti e buche, che spesso diventano pericolosi per i pedoni. Poi, si potrebbe proseguire limitando il traffico veicolare (per il limite di velocità, invece, occorrerebbe un trattamento psicologico agli automobilisti che si troppo spesso credono di trovarsi al Gran Premio di Montecarlo anziché nel centro storico di Ascoli), o quantomeno creando dei passaggi più sicuri per persone, carrozzine, passeggini: ai miscredenti si consiglia di provare, ad esempio, a percorrere a piedi quel tratto del corso in un giorno di pioggia. Tre le opzioni possibili: una bella doccia, un investimento (subìto) oppure arrangiarsi dribblando mezzi parcheggiati, auto in transito e pozzanghere.

 

 

 


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