Palazzo Arengo (Foto Vagnoni)
Sono state di fatto “abolite” dalla riforma Delrio e non “contano” più come in passato (quando c’erano giunte ed assessori) se non per qualche competenza specifica (rifiuti, urbanistica e trasporti). Parliamo dell’Ente Provincia per cui sindaci e consiglieri comunali andranno al voto a fine mese (31 ottobre) per eleggere il nuovo presidente dopo la fine del mandato di Paolo D’Erasmo. Tuttavia nel centro destra piceno questo voto sta creando qualche fibrillazione inaspettata.
Innanzitutto c’è ancora da sciogliere il nodo del candidato presidente visto che Pasqualino Piunti non ha ancora sciolto la riserva e proprio in questi minuti sono in corso ulteriori incontri ai massimi livelli. Inoltre ad Ascoli un gruppo di consiglieri comunali (almeno 4) molto vicini all’ex assessore ai lavori pubblici Valentino Tega, defenestrato dal sindaco dopo il caso della Picchio Gas, non avrebbe firmato la candidatura di Piunti. La firma sarebbe subordinata alla ripresa di un dialogo tra lo stesso sindaco e l’ex assessore che non era stato invitato all’ultimo vertice di maggioranza convocato dalla Lega per iniziare a discutere delle candidature. Il termine per la presentazione della lista scade mercoledì. Tornerà il sereno sopra Palazzo Arengo?
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