Pergolizzi: «L’Ascoli è forte,
ma con due rinforzi mirati
può davvero puntare in alto»

SERIE B - L'ex calciatore e allenatore bianconero guida l'Under 17 dell'Empoli ed è secondo in classifica. Nell'ultimo turno ha battuto 4-2 la Fiorentina e ora sfiderà la Juventus. «Al Picchio manca velocità in difesa»
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Pergolizzi durante un allenamento con i suoi under 17

di Bruno Ferretti

Vive ad Ascoli da una trentina di anni (ne ha compiuti 50 la settimana scorsa) e, pur essendo nato a Palermo, può ormai essere considerarsi ascolano di adozione. Qui ha costruito la sua famiglia sposando Anna Maria Tempera e qui sono nati i figli Marco e Alessio. Nell’Ascoli è stato prima calciatore (eccellente terzino sinistro nei primi anni ’90 con 99 presenze e una promozione in serie A) e poi allenatore -seppure per un periodo limitato – nella fase più difficile della storia bianconera, quella che ha preceduto il fallimento della società.

Parliamo di Rosario Pergolizzi che dalla scorsa estate allena l’Under 17 dell’Empoli. Di giovani se ne intende perchè nel 2008, alla guida del Palermo, vinse addirittura lo scudetto Primavera. Domenica scorsa l’Empoli ha sconfitto 4-2 la Fiorentina e in classifica è secondo a punto dal Genoa. Con quattro vittorie e un pareggio conta 13 punti e domenica prossima affronterà la Juventus.
Pergolizzi è rimasto molto legato all’Ascoli, che ora segue dalla Toscana, sempre con passione. «Ho visto l’Ascoli in tv e ne ho tratto un’ottima impressione – commenta – rispetto allo scorso campionato la squadra mi sembra meglio attrezzata e più forte in tutti i reparti. Vedo che gioca la palla a terra e cerca sempre un calcio offensivo. Gioca veloce e ha margini di miglioramento, ma il campionato è ancora alle prime battute. Sono contento che abbia preso Laverone, giocatore di buona qualità – prosegue Pergolizzi nella sua analisi – e poi c’è Cavion che ha classe».

«Se vogliamo essere pignoli, diciamo che manca un difensore dotato di una certa velocità e magari un uomo gol più affidabile. Ardemagni è un attaccante di valore, ma gioca anche fori all’area di rigore, mentre Beretta non è uno che segna molto. A Foggia l’Ascoli ha giocato alla pari e non meritava di perdere. Quelli dello “Zaccheria” non sono gol da prendere giocando con più attenzione e velocità. L’Ascoli ha tante buone qualità, ma deve difendere con più attenzione. Dove può arrivare? Sicuramente lontano perchè farà meglio del passato campionato – conclude Pergolizzi – ma siamo appena all’inizio e bisogna essere cauti nelle previsioni. Con un paio di ritocchi mirati l’Ascoli può inserirsi fra le più ambiziose».


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