Da sinistra Guido Castelli, Andrea Zambrini e Luigi Lattanzi
di Renato Pierantozzi
«I sacchetti per la raccolta differenziata per le utenze domestiche non si pagheranno». E’ l’annuncio dato dal sindaco Guido Castelli durante una conferenza stampa tenutasi insieme ai vertici di Ascoli Servizi Comunali (presidente Andrea Zambrini) e all’assessore all’ambiente Luigi Lattanzi. «Abbiamo percepito che la decisione di far pagare il kit per il 2019 -continua Castelli- stava incrinando il rapporto di fiducia con i cittadini che si sono dimostrati molto bravi nel raggiungere il 65% di raccolta ad un anno dall’avvio del porta a porta spinto». Dal 2019 poi partirà in modo sperimentale anche il servizio di tracciabilità per far pagare meno la Tari agli ascolani. «Ci saranno mastelli con i “tag” -dice Francesco De Angelis di Ecoinnova- in modo da registrare i conferimenti di indifferenziato. Il rifiuto zero è impossibile da realizzare, ma con questo sistemo, previsto dalla legge regionale, ci potrà essere uno sconto per chi conferisce meno». Sulla situazione delle discariche, il Comune e Ascoli Servizi tornano a proporre il sito di Relluce. «Nella vasca 5 ci sono ancora 8.000 tonnellate disponibili -dice il sindaco Castelli- dove si può abbancare ad un costo di 13 euro a tonnellata. I lavori di copertura sono in stato di avanzamento al 70%. Mentre per il progetto della “vaschetta” da 70.000 t non ci è stato mai comunicato il diniego definitivo». Anche la presenza della comunità Ama secondo Ascoli Servizi non rappresenta un ostacolo al procedimento. «In caso di ampliamenti inferiori al 30% delle volumetrie -dice Matteo Antonelli– le distanze non sono un problema ostativo»
I lavori in corso a Relluce per il “capping”
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