La promessa del ministro Centinaio
agli agricoltori terremotati:
«Lo Stato sarà al vostro fianco»

MONTEFORTINO - Il titolare del Dicastero dell'Agricoltura colpito dalla "grande dignità delle persone, gente fiera attaccata alla propria terra e che qui vuole rimanere, lavorare e fare azienda"
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di Maria Nerina Galiè

Vetice di Montefortino gode di un panorama tra i più belli dei Sibillini ed il cielo semicoperto ha lasciato spazio all’immaginazione del Ministro alle politiche agricole ed al turismo Gian Marco Centinaio, in visita martedì 23 ottobre in alcune aziende agricole delle province marchigiane danneggiate dal sisma. Per il Fermano la Regione Marche ha scelto per lui “Il Verde cammino” di Roberta Baigueri, un ettaro di lavanda e 15 capre da latte con cui si producono saponi e creme per il corpo. La Baigueri è arrivata qualche anno fa da Brescia.

«Un fenomeno in controtendenza perché di solito si sale al nord in cerca di fortuna», ha sottolineato Anna Casini, vicepresidente regionale che ha accompagnato il ministro. A quest’ultimo, pavese, sono bastati dieci minuti di permanenza nella fattoria per dire: “Consiglierei a tutti gli abitanti della Lombardia di venire a vivere da queste parti”. Lì infatti è stato calorosamente accolto dalla famiglia Baigueri, insieme con il sindaco di Montefortino Domenico Ciaffaroni, il Prefetto di Fermo Maria Luisa D’Alessandro ed il comandante provinciale dei Carabinieri di Fermo Antonio Marinucci. Ed ha potuto apprezzare i colori della natura e gli odori dei prodotti della terra sapientemente manipolati da padroni di casa e colleghi corsi in aiuto. Già dal primo scambio di battute è stato facile dedurre che Centinaio è rimasto favorevolmente colpito dal posto, nonostante ci fosse arrivato per una strada sterrata e piena di curve e pendenze. Prima era stato ad Arquata del Tronto e dopo era atteso a Pieve Torina di Macerata, i tre luoghi simbolo del terremoto. Ma ancor di più ha “assaporato” la tenacia e l’intraprendenza dei residenti e fatto tesoro delle loro testimonianze.

«L’esperienza di oggi – ha riferito il Ministro – mi ha dato tanti spunti di riflessione. L’entroterra delle Marche una vissuto un dramma e ciò che più mi ha colpito è stata la grande dignità delle persone, gente fiera, attaccata alla propria terra e che qui vuole rimanere, lavorare e fare azienda. Mi porto a casa, ed ancor di più a Roma, questa bella impressione. Sicuramente per la popolazione è forte la necessità di avere lo Stato a fianco che gli permetta di ripartire nel migliore dei modi. Adesso mi preme capire come posso io essere di aiuto. Ed in che maniera il Ministero dell’agricoltura e del turismo può servire a rilanciare l’economia di queste aree. A tutti quelli con cui ho parlato – ha aggiunto – ho chiesto di inviarmi una mail indicando i loro bisogni. Le leggerò attentamente e con i miei tecnici cercherò di capire come possiamo operare. Per i giovani in particolare, per aiutarli a crearsi una famiglia in questo territorio ed a mantenerla con i frutti del proprio lavoro”. La prima mail che partirà, sarà senz’altro quella di Tommaso Annibali per conto del Mercato della Terra, di cui la Baigueri fa parte, e presente a Vetice anche con altri produttori. “Ho esposto a Centinaio il nostro progetto – ha sottolineato con entusiasmo Annibali – e ci ha invitato ad esporlo a Roma. Gli scriverò oggi stesso per sapere come concretizzare questa grande opportunità».

Anche il sindaco Ciaffaroni ha espresso entusiasmo per la visita di Centinaio: «E’ stata una bellissima giornata – ha commentato – e la sua presenza oltremodo gradita e di grande importanza per le nostre zone. Andare sul territorio e conoscere le problematiche significa, nel momento in cui si legifera, risolverle. Auspico la creazione di una sinergia tra governanti, locali e nazionali affinché si semplifichino le procedure e quindi si risolvano i problemi».

Si sono “arrampicati” fino a Vetice anche i consiglieri regionali Sandro Zaffiri e Marzia Malaigia della Lega, con Mauro Lucentini coordinatore provinciale di Fermo, e Piergiorgio Fabbri del movimento 5 stelle per consegnare al Ministro una proposta per arginare il problema cinghiali nell’entroterra. E’ stato Fabbri a parlare: “Abbiamo chiesto, in deroga alla vigente normativa, la possibilità per gli agricoltori anche se non cacciatori di installare recinti e chiusini per catturare i cinghiali che danneggiano pesantemente le coltivazioni”. Ed anche le casse pubbliche visto che la Regione Marche lo scorso anno ha pagato un milione di euro per risarcimenti da incidenti stradali “e più di 3 milioni per danni alle colture negli ultimi 3 o 4 anni”.

Nel frattempo padroni di casa e collaboratori non hanno perso l’occasione per sciorinare al Ministro Centinaio le prelibatezze che contribuiscono a rendere famose queste zone. Il capo del dicastero non ha opposto resistenza. Nemmeno quando è stato invitato a fare il giro della tenuta, per nulla spaventato da po’ di fango ed un percorso impervio.


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