Rubano un’auto in un’officina meccanica, mettono a segno un furto con “spaccata” in un bar e i Carabinieri che intervengono subiscono un incidente finendo fuori strada. La fortuna pareva essere tutta dalla parte dei protagonisti di questa rocambolesca vicenda. Ma la dea bendata sa quando essere beffarda, e nel giro di tre giorni i malviventi sono stati individuati. Uno di loro, un rumeno di 25 anni, è già finito in manette.
L’episodio è accaduta a Comunanza nella notte tra lunedì 22 e martedì 23 ottobre. Poco prima della mezzanotte, i tre uomini sono riusciti ad intrufolarsi nel piazzale di una ditta di autoriparazioni, forzando il cancello, e a portarsi via un’Alfa Romeo. A bordo del mezzo hanno raggiunto il bar che si trova lungo la Valdaso, appena fuori dal paese. Qui, nonostante sia scattato l’allarme collegato con le forze dell’ordine, sono riusciti a racimolare un bel bottino.
Subito è stata allertata la pattuglia dei Carabinieri di Comunanza che, nell’accorrere per tentare di cogliere i ladri con le mani nel sacco, è uscita di strada rotolando in un dirupo, complice anche l’asfalto reso viscido dalla pioggia dei giorni precedenti: auto di servizio distrutta. Ai militari è andata tutto sommato bene, perché se la sono cavata solo con qualche escoriazione. Ai ladri è andata peggio, grazie alle indagini dei Carabinieri del comando di Ascoli, con la collaborazione dei colleghi delle Stazioni di Force e Montemonaco, che hanno sostituito i colleghi vittime dell’incidente per i rilievi, e di Comunanza.
La caserma dei Carabinieri di Comunanza
Ma anche qui c’è lo zampino della buona sorte, che in questo caso ha mirato giusto. Il piazzale dell’officina era dotato di telecamere e l’auto rubata aveva l’antifurto gps. Particolari che non solo hanno permesso di rintracciare l’Alfa, in Abruzzo, ma anche di ricollegare la banda ad altri furti avvenuti nello stesso periodo a Controguerra (Teramo) e Monteprandone. Al rumeno finito in manette, residente ad Alba Adriatica (Teramo), è stato confermato il provvedimento di custodia cautelare da parte del giudice Rita De Angelis.
m.n.g.
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