Ascoli, la salvezza si complica
ma Cosmi tiene accesa la speranza
Importante ritrovare il vero Lanni

SERIE B - Numeri impietosi per il Picchio: 2 punti nelle ultime 7 partite, maggior numero di sconfitte (9) e minor numero di gol (16). C’è anche un calo atletico. Sorprendente l‘assenza del patron allo stadio
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Mister Cosmi si complimenta con Perez: l’attaccante è stato appena sostituito (Foto Sandro Perozzi)

di Bruno Ferretti

Il pareggio casalingo contro l’Entella dell’ex Aglietti ha lasciato tanto amaro in bocca all’Ascoli e ai suoi tifosi che già pregustavano la vittoria. E sarebbe stato l’ideale per l’esordio di Serse Cosmi in panchina: una scintilla per riaccendere il motore. E ripartire con rinnovata fiducia. Il punto, invece, spezza la serie delle sconfitte ma lascia l’Ascoli all’ultimo posto con 15 punti, 3 meno delle squadre che la precedono a quota 18 ovvero Ternana, Pro Vercelli e Foggia. Non è la prima volta che l’Ascoli subisce gol nei minuti finali. Era già successo in casa con il Frosinone e la settimana scorsa a Perugia. Solo una combinazione? Può darsi. Ma può darsi anche che la condizione atletica non sia ottimale e, causa stanchezza, nei finali delle partite i bianconeri perdono lucidità e commettono errori. Stavolta sul banco egli imputati finisce il portiere Lanni che non è riuscito a intercettare la punizione di Aramu. L’esterno dell’Entella ha effettuato un tiro-cross da almeno trenta metri e spostato lateralmente: l’area era affollatissima ma il pallone ha scavalcato tutti infilandosi – beffardo – sotto l’incrocio. Lanni, sorpreso, si è tuffato in ritardo riuscendo solo a sfiorare il pallone.

Anche contro il Novara il portiere aveva commesso un errore grave nella terza giornata (palla non trattenuta e gol di Da Cruz per i piemontesi che vinsero 1-2 al Del Duca). Non esiste portiere che non commetta errori, da Buffon in poi, e Lanni non fa certo eccezione. Dispiace perché negli ultimi campionati è sempre stato fra i migliori portando – con le sue parate – diversi punti alla classifica del Picchio. Quest’anno non è così. A parte gli errori contro Novara ed Entella, il portiere ha mostrato incertezze in diverse altre partite. Insomma non è stato, fin qui, il Lanni che conosciamo, quello che ha salvato tanti risultati positivi con interventi a volte strepitosi. Ma Ivan Lanni è un patrimonio dell’Ascoli e va recuperato. Lui sa di aver sbagliato e quindi ora basta colpevolizzarlo oltre. Occorre invece augurarsi di ritrovare al più presto il miglior Lanni perché l’Ascoli ne ha assoluto bisogno, a cominciare dalla trasferta di sabato prossimo ad Avellino.

Bellini con la moglie Marisa

Cosmi, sempre in piedi davanti alla panchina, non è stato fermo un attimo. Il nuovo tecnico sembrava “tarantolato”. Con un solo allenamento (quello di rifinitura alla vigilia) non poteva certo dare una svolta alla squadra, ma solo una “scossa” emotiva. Cosmi ha cambiato il modulo passando al 3-4-2-1, ha rilanciato Pinto a sinistra e Perez come prima punta dall’inizio, supportato da Clemenza e Lores Varela, ma quest’ultimo dopo mezz’ora è uscito per infortunio, sostituito da Baldini. Sono rimasti esclusi Santini, Cinaglia, De Santis (entrato al posto di Mengoni infortunato) e Carpani. Strana davvero l’esclusione di quest’ultimo che ha sempre offerto un contributo più che sufficiente alla squadra e avrebbe potuto farlo anche contro l’Entella, tanto più che mancavano i centrocampisti Bianchi e D’Urso, indisponibili.

Da interpretare l’assenza – davvero sorprendente – del presidente Bellini alla prima di Cosmi. In tribuna c’era solo la moglie Marisa che ha sempre mostrato un grande attaccamento verso l’Ascoli Picchio.


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