Caso “Così fan tutte”:
«A noi accuse irrispettose»

ASCOLI - La dirigente Silvia Giorgi rimanda al mittente le accuse dovute alla mancata partecipazione di alcune scuole alla rappresentazione dell'opera riservata gli studenti: «Abbiamo aderito a due spettacoli su tre in base ad altri fattori e non per il presunto alone erotico della vicenda. Una polemica senza alcun riscontro, a novembre i ragazzi erano già pieni di impegni»
...

Di sicuro ci sono due cose sul “Così fan tutte” di Mozart andato in scena sabato sera 1 dicembre: il mancato pienone che era lecito attendersi dal teatro Ventidio Basso e una polemica della vigilia, basato sulla presunta scabrosità del testo ritenuto inadatto alle scuole, che sembra basata sull’artificio.

La dirigente scolastica Silvia Giorgi

A confermarlo è una delle dirigenti scolastiche tirate in causa, vale a dire Silvia Giorgi dell’Isc “Borgo Solestà-Cantalamessa”. «Vista la risonanza data, anche a livello nazionale, alla mancata partecipazione delle scuole all’opera in oggetto ritengo di dover chiarire la posizione mia e dell’istituto che dirigo -spiega-. La scuola secondaria “Ceci-Cantalamessa”, con corso ad indirizzo musicale, partecipa al progetto “Ventidio Basso Giovani” e inserisce annualmente le iniziative proposte nel Piano dell’offerta formativa. Nel corrente anno scolastico i docenti, in accordo con la dirigenza, hanno scelto di aderire a due delle tre opere riservate alle scuole: “Il Trovatore” e “Falstaff”, rispettivamente nei mesi di ottobre e febbraio».

Uno scatto dal “Così fan tutte” andato in scena al Ventidio

«Le ragioni della scelta operata -va avanti la Giorgi- sono dettate dall’esigenza di armonizzare le attività curricolari ed extracurricolari garantendo, in modo sostenibile, lo spazio necessario ad iniziative “eccezionali” comunque ritenute funzionali al raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi fissati dalla programmazione ordinaria. Premesso che, anche volendo mettere in dubbio la cultura musicale di tutti gli altri (compresa me), la preparazione e la professionalità dei docenti di educazione musicale e strumento (pianoforte, clarinetto, flauto traverso e chitarra classica) dell’Isc fa escludere a priori che la scelta di non partecipare al “Così fan tutte” di Mozart possa essere stata dovuta al pregiudizio sul presunto eccessivo alone erotico della tematica, ci si chiede da quale fonte sia arrivata tale notizia e con quale presunzione sia stata attribuita a tutte le scuole non partecipanti e addirittura al sentire dell’intera città».
«Nel caso specifico -continua la dirigente- si è scelto di non aderire poiché a novembre ci sono state moltissime attività che hanno coinvolto i ragazzi della scuola media, tra “Giornate del Fai”, “Giornata dei diritti dell’infanzia”, progetti di latino, tedesco e teatro sociale, punto luce delle lingue e dei linguaggi, giochi matematici. Inoltre, sono in corso i preparativi per i concerti di Natale e quindi, in questo periodo si dà maggior rilievo alla “produzione” musicale rimandando ad altri momenti la cura della “fruizione”».
«Infine, quando legittimamente si opera una selezione delle attività didattiche vanno considerati gli aspetti organizzativi di attività che comportano la vigilanza dei ragazzi al di fuori dell’orario scolastico e i costi, a carico di famiglie e accompagnatori, da sostenere. -è la conclusione- Detto tutto ciò dispiace molto che attraverso giornali e social vari, senza alcun riscontro oggettivo e senza almeno un confronto preliminare con la scuola stessa, arrivino a questo istituto (ma anche agli altri della città che hanno declinato l’invito) e al suo personale irrispettose accuse e taglienti giudizi. Purtroppo, sembra che in questo caso ci si sia lasciati contagiare dall’attuale moda di “criticare senza conoscere” (sintetizzabile ad hoc in un amaro “Così fan tutti”) di cui la scuola è spesso un facile bersaglio».

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X