Renato Campanini e Carlo Mazzone, bomber e allenatore di un Ascoli irripetibile, sono rimasti grandi amici
Compie 80 anni, oggi, Renato Campanini, il mitico bomber dell’Ascoli che con i sui gol, tra la fine degli anni Sessanta e i primoi Settanta, contribuì in maniera determinante a portare la squadra del persidente Coistantinio Rozzi e dell’allenatire Carlo Mazzone dalla Serie C alla Serie A.
Campanini giocatore (alle sue spalle un giovanissimo Massimo Silva)
Un doppio salto (estate 1972-estate 1974) che resta uno dei momenti più importanti della storia del club lunga 120 anni. Con 76 reti Campanini guida la classifica dei marcatori bianconeri di tutti i tempi, e ad Ascoli ha lasciato un grande ricordo. Giocò nell’Ascoli sei stagioni (3 in C, 2 in B, 1 in A), dal 1969 al 1975 collezionando 185 presenze in campionato (101 in C, 71 in B, 13 in A) segnando 76 gol (48 in C, 25 in B, 3 in A tra cui il primo gol dela storia dell’Ascoli nel massimo campionato al “San Paolo” di Napoli). Più 9 presenze in Coppa Italia. “Faina” e “Faccia da gol” i nomignoli che gli affibbiarono i tifosi bianconeri. E non solo loro, visto che parliamo di uno dei bomber più prolifici delle categorie professionistiche della storia del calcio italiano.
Renato vive con i due figli nella sua Pieve di Cento (Bologna) e segue sempre l’Ascoli attraverso gli organi di informazione con immutato affetto, come ha confermato due anni fa, ovvero l’ultima volta che è stato ad Ascoli per rivedere i vecchi amici, quella Piazza del Popolo e lo stadio Del Duca che sente anche un pò suoi.
Campanini quando alcuni anni fa venne premiato nella sala stampa del “Del Duca” dall’indimenticabile ex dirigente dell’Ascoli Mimì Gaspari
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