Era un parcheggio e ora diventa
un luogo di aggregazione

COMUNANZA - Cambia volto Piazza Garibaldi. Ora i bambini possono uscire dalla scuola elementare senza pericoli. Il significato di segnare un percorso tra la scuola (un tunnel di collegamento) e il mondo del lavoro: un “ingranaggio" che circonda un ulivo, simbolo della pace e della vita
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di Maria Nerina Galiè

Piazza Garibaldi a Comunanza era solo un parcheggio. Dal 21 dicembre è un luogo di aggregazione, dove i bambini possono uscire dalla scuola elementare senza pericoli e che ha anche un significato. Quello di segnare un percorso tra la scuola, con cui è collegata da un tunnel, ed il mondo del lavoro rappresentato da un “ingranaggio” che circonda un ulivo, simbolo della pace e della vita. Così l’ha voluta il sindaco Alvaro Cesaroni insieme con tutta l’Amministrazione comunale che ha affidato l’incarico di progettarla agli architetti del luogo Silvia Berardi e Monia Germani. E con questi presupposti Cesaroni l’ha presentata ai concittadini ed in particolare ai ragazzi ed alle loro insegnanti, nel corso dell’inaugurazione di venerdì, a cui hanno preso parte, oltre al sindaco, il vice Domenico Sacconi l’assessore alla cultura Rita Simonelli, i comandanti della locale Stazione dei Carabinieri (Giovanni Croce) e della Polizia Municipale (Patrizia Capriotti).

C’erano naturalmente le ideatrici dell’opera, iniziata la scorsa estate. «La progettazione architettonica – hanno spiegato – si basa sul tema scuola-lavoro e in particolare sull’importanza dell’istruzione nella formazione professionale di ciascun individuo. C’è una sorta di cordone ombelicale – hanno aggiunto – realizzato in lastre di travertino che nasce direttamente dall’edificio scolastico e si trasforma in una ruota dentata che con la sua particolare forma circolare simboleggia il lavoro». Su di essa è incisa la frase di San Francesco d’Assisi: “Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista”.

Ai bambini, gioiosi per aver terminato l’ultima lezione prima delle vacanze di Natale, il primo cittadino ha fatto una bella raccomandazione: «Impegnatevi nello studio perché solo così potrete essere pronti alla vita di domani. Regalo a voi questa nuova piazza e vi affido il compito di vigilare su di essa. Se vi accorgete che qualcuno la danneggia, avvisate subito le autorità».

Il nuovo spazio si collega alla piazza antistante la sede del municipio, in piazza IV Novembre, completando così il concetto di “piazza diffusa”, cioè uno “spazio di relazione protetto e continuo che favorisca l’accesso alle attività esistenti come la scuola, le attività commerciali ed i servizi”, per dirla con le architette.

 


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