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Ascoli Picchio, calci d’angolo
tallone d’Achille: tre gol incassati

I calci d'angolo si stanno rivelando uno dei talloni d'Achille dell'Ascoli Picchio che ha già subìto tre gol dopo la battuta dalla bandierina. Urge prendere contromisure
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di Bruno Ferretti

Il portiere Lanni (foto di Sandro Perozzi)

Quando gli avversari battono un calcio d’angolo tutte (o quasi) le squadre piazzano un uomo sul primo palo pronto ad intervenire se il cross dalla bandierina dovesse arrivare in quella zona. Zona dove il portiere – solitamente piazzato al centro della porta o addirittura più vicino al palo lontano – non potrebbe arrivare. L’uomo sul palo ha il compito di vigilare e spazzare via nel caso in cui chi batte il calcio d’angolo tentasse con un tiro ad effetto, di spedirla proprio lì. Non è un tiro facile ma neppure impossibile: sono tanti i calciatori, in ogni categoria, che hanno la capacità di effettuare un tiro così come, in tempi ormai lontani, facevano in serie A dalla bandierina del corner gente come Corso, Palanca, Chiarugi. La lunga premessa per dire che l’Ascoli di Maresca e Fiorin (nella foto a sinistra) non posiziona l’uomo a proteggere il primo palo. E’ una scelta tattica che fin qui ha però prodotto solo danni. Per l’esattezza tre gol che forse potevano essere evitati se sul primo palo ci fosse stato un uomo a difendere. Cominciando dall’ultimo caso, sabato scorso a Carpi, il terzo gol degli emiliani è nato da un colpo di testa di Brosco su corner. La palla è finita lentamente sul palo alla destra di Lanni, si è accesa una mischia e Malcore ha messo dentro il gol della sua tripletta. Se sul palo ci fosse stato un difensore del Picchio, sicuramente avrebbe respinto il colpo di testa di Brosco allontanando il pallone. A Terni (1-1) il gol del pareggio umbro è stato realizzato di testa da Montalto su cross proveniente dalla bandierina del calcio d’angolo. L’attaccante, appostato sul primo palo (dove non c’era nessuno a difendere), ha deviato di testa in rete. Difensore che non c’era neppure al “Del Duca” quando il Frosinone ha realizzato – all’ultimo minuto di recupero – il gol decisivo (0-1) con un colpo di testa dell’avanzato  Terranova, quasi indisturbato. La domanda sorge spontanea: perché l’Ascoli non mette un uomo sul palo come fatto quasi tutte le squadre ? Quale è – se c’è – il vantaggio?


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