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Sentina, un’oasi naturale
con discarica a cielo aperto

SAN BENEDETTO - Proprio in prossimità della riserva si trovano rifiuti abbandonati e spesso inquinanti, soprattutto di apparecchiature elettriche ed elettroniche. A nulla serve il cartello che indica la zona come video sorvegliata da una telecamera
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di Emanuela Voltattorni

La riserva naturale della Sentina è costituita notoriamente da ambienti unici come cordoni sabbiosi, zone umide e praterie salmastre in cui prolifica una vegetazione – ormai quasi in estinzione nel resto della provincia – e una fauna protetta. Il paesaggio idilliaco è deturpato però dall’inciviltà dilagante di qualcuno, che ha pensato bene di trasformare una zona in via Del Cacciatore, proprio in prossimità dell’imbocco della riserva, in una discarica a cielo aperto. Davanti ai cancelli dell’ex Remer (stabilimento ormai chiuso da anni con il tetto in amianto) si trovano spesso rifiuti abbandonati, a volte anche pericolosi per l’ambiente e per la salute, come i Raee (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Non mancano però anche letti, armadi, divani, materiali provenienti da cantieri, vestiti e scarpe. Rifiuti che alla fine – dopo diversi giorni – vengono portati via dalla PicenAmbiente ma che lasciano nell’aria un’inequivocabile traccia di inciviltà.
A nulla sono serviti i cartelli che indicano l’area come video sorvegliata. Dove sia esattamente la videocamera, però, è un mistero visto che non sembra esserci apparente traccia del dispositivo. «Arrivano, presumibilmente di notte, e scaricano di tutto. Rimanendo impuniti», dichiarano alcuni residenti della zona.

Rifiuti all’imbocco della Sentina

Qualche settimana fa un divano – abbandonato lì da giorni – ha suscitato l’ilarità di qualcuno su Facebook, e la Sentina è stata definita un appetibile set per le nuove puntate di “Friends”, di cui si ricorda la sigla con i protagonisti seduti proprio su un divano all’aperto. Tempo qualche ora e a quel divano si sono uniti un materasso, una televisione, una lavastoviglie e diversi ripiani di legno usurato. Anche in quella occasione, alla fine, è intervenuta la PicenAmbiente.
Inciviltà a parte, in realtà come dovrebbero essere trattati i rifiuti ingombranti e i raee? Il procedimento è davvero così tortuoso? Per avere una risposta, basta andare sul sito della PicenAmbiente. E in fondo pare che non sia così difficile agire secondo norma.
Cosa fare in caso si rifiuti ingombranti da smaltire? Qualsiasi cittadino che abbia la necessità di liberarsi di rifiuti ingombranti deve rivolgersi al proprio Comune di appartenenza. Una vota fissato il giorno del ritiro, il materiale dovrà essere portato in strada, proprio sotto casa.
Quando si tratta di rifiuti Raee il meccanismo è il medesimo: prendere la cornetta e chiamare il Comune. In caso di rifiuti di piccole dimensioni (cellulare, rasoio elettrico, phon, lampadine usate), grazie all’approvazione e alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto n. 121/2016 del Ministero dell’Ambiente, questi si possono lasciare gratuitamente negozi di elettrodomestici.

 


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