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Acqua, chiusura notturna annullata
Ma bisogna evitare
anche il minimo spreco

Sospiro di sollievo per migliaia di famiglie del Piceno. L'acqua, anche di notte, continua ad arrivare regolarmente anche se è da evitare anche il minimo spreco
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Il presidente della Ciip spa Giacinto Alati

 

di Franco De Marco

Sospiro di sollievo per migliaia di famiglie del Piceno. L’acqua, anche di notte, continua ad arrivare regolarmente. La Ciip spa ha annullato la chiusura notturna dei serbatoi che sarebbe dovuta scattare, fino a nuovo avviso, alle 23 di oggi sino alle 6,30 di mattina. «Al momento non si ravvisa la necessità di dare seguito al provvedimento», afferma la Ciip spa che rinnova l’appello «a non sprecare l’acqua, ad essere parsimoniosi e consapevoli della complessità della situazione». Il codice rosso però rimane. I tecnici, con una serie di operazioni  – chiudi, apri, risparmia qui e metti là – sono riusciti nel miracolo, perché di miracolo di tratta, di non far scattare la chiusura notturna. Hanno lavorato notte e giorno. Ma questo non significa assolutamente che la situazione non sia preoccupante. Indubbiamente, a parte le operazioni tecniche sui serbatoi, ha influito le previsioni meteorologiche che danno pioggia e neve sin dalle prossime ore. Non stanno invece diminuendo i consumi abnormi registrati all’interno dell’area del cratere e nelle abitazioni giudicate inagibili fuori dal cratere. Il fatto che l’acqua sia gratis ha scatenato consumi, soprattutto per irrigazione e usi produttivi, incredibilmente alti. C’è da augurarsi, pur comprendendo il dramma dei terremotati, che maturi un senso civico adeguato da parte di chi sta esagerando nei consumi senza una impellente necessità. Altrimenti ci va di mezzo l’interesse collettivo. Dunque per il momento possiamo avere in casa l’acqua di sempre. Vedremo come andrà l’inverno e poi sarà quel che sarà in estate. Lo scenario non è allegro perchè a causa del terremoto la portata delle sorgenti è stata molto compromessa, è diminuita mediamente di più del 50%,  e tutto l’impianto dell’acquedotto è vecchio di 60 anni quindi bisognoso di essere rinnovato. Il presidente della Ciip spaPino Alati lo dice chiaramente. Al di là dell’emergenza resta imprescindibile il rinnovo dell’acquedotto. Lo stato delle cose è stato già segnalato alla Regione ed è stato commissionato uno studio alla Politecnica delle Marche. Serve un nuovo impianto dal costo di circa 30/40 milioni e con le sue forze, e perdipiù con il mancato introito delle bollette degli utenti nel cratere (8 milioni in meno), la Ciip spa da sola non ce la può fare. «Nonostante tutto -fa notare Alati- , anche difronte ad un terremoto così disastroso, siamo fino ad oggi riusciti a garantire il regolare rifornimento dell’acqua. E la nostra acqua è nelle Marche la meno cara».

La fontana di piazza Arringo senza acqua

La causa principale dell’emergenza, come detto, è la persistente siccità, è la riduzione delle sorgenti a causa del terremoto (quella di Forca Canapine è scomparsa e quella di Montegallo è sotto il 50% ) ed è il consumo altissimo d’acqua registrato nelle zone terremotate. L’interruzione notturna dell’acqua era stata ipotizzata nelle seguenti località. Ascoli: Mozzano, Monticelli, Brecciarolo, Tofare, via Piceno Aprutina, via Napoli, via III Ottobre, via Spalvieri, Via Napoli. San Benedetto: contrada Marinuccia e parte alta zona Ascolani. Comunanza: centro urbano e Villa Pera. Force: centro urbano. Venarotta: centro urbano. Roccafluvione: centro urbano. Folignano: Villa Pigna, Villa Pigna, Battente, Marino del Tronto. Maltignano: centro urbano, Caselle. Acquasanta Terme: centro urbano, Santa Maria, Castel di Luco, Centrale, Paggese. Castel di Lama: centro urbano, Villa Chiarini, Piattoni, Forcella, Gabbiano,Valentino, Colle, Villa S. Antonio. Castorano: centro urbano, San Silvestro, Gaico. Colli del Tronto: centro urbano, Villa San Giuseppe. Spinetoli: centro urbano , Pagliare del Tronto . Offida: centro urbano, zona Cappuccini, zona San Lazzaro, Borgo Miriam. Rotella: centro urbano, centro urbano Rotella. Acquaviva Picena: centro urbano, contrade San Vincenzo, Colle in su. Monsampolo del Tronto: Centobuchi, Stella di Monsampolo, centro urbano. Grottammare: zona ovest di via Valtesino fino a zona artigianale. Montalto Marche: centro urbano e Montedinove centro urbano. Ripatransone: centro urbano. Monteprandone: Centobuchi.

(servizio aggiornato alle 16,50)


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