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Incidente: sorrisi per mamma e figlia
La donna ha parlato, la 13enne operata

ASCOLI - Sospiro di sollievo per congiunti, parenti e amici di famiglia. La ragazzina tre ore sotto i ferri per la frattura scomposta dell'omero. Dal conducente dell'auto investitrice la conferma che sotto il cavalcavia non c'era luce
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Mamma e figlia sono state investite sulla corsia di destra: stavano attraversando provenienti dalla parte opposta

di Andrea Ferretti

Migliorano decisamente le condizioni di mamma e figlia investite lunedì mattina da un’auto sotto al cavalcavia del Marino. All’ospedale pediatrico “Salesi” di Ancona stanno svegliando la 13enne dopo che nel pomeriggio è stata sottoposta a un intervento chirurgico durato circa tre ore. L’equipe ortopedica ha provveduto alla riduzione della frattura (scomposta) dell’omero e probabilmente anche quella (meno grave) della caviglia. La ragazzina di Villa Pigna è stata posta in stato di coma farmacologico subito dopo l’incidente, quando venne trasferita in ambulanza dall’ospedale “Mazzoni” di Ascoli ad Ancona. Le sue condizioni ora sono ulteriormente migliorate, segno anche che l’ematoma alla testa sta regredendo. Davvero un sospiro di sollievo e un bel sorriso per i congiunti, i parenti e gli amici di famiglia.

Un punto da sempre considerato pericoloso, il rettilineo che conduce a Marino del Tronto

Un mezzo sorriso che torna sul volto di tanta gente anche grazie alle notizie che giunte dall’ospedale di Ascoli dove, proprio oggi, la mamma della 13enne ha parlato per la prima volta dopo l’incidente. La donna continua a essere sedata, ma le sue condizioni fanno ben sperare in previsione di un probabile trasferimento in un centro specializzato dove dovrà sottoporsi a una delicata operazione di ricostruzione delle caviglie che sono probabilmente finite sotto le ruote della seconda auto investitrice. Cioè quella che – stando anche al racconto dell’uomo che guidava l’auto che ha centrato lei e la figlia – procedeva sulla corsia opposta. Non ci sono certezze, così come non ci sono novità su chi guidava la seconda vettura. Il conducente dell’utilitaria che ha investito la signora di 50 anni e sua figlia di 13 su un particolare non ha invece dubbi: si è ritrovato le due donne sul cofano in un tratto di strada dove al mattino presto e in questo periodo dell’anno, è come procedere al buio. La pubblica illuminazione, se in quel punto esiste, lunedì mattina non funzionava.


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