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Riabita, la sfida della ricostruzione:
«Edilizia di qualità e a consumo zero»

L'EVENTO - Inaugurato al Fermo Forum il Salone dell’abitare. FOTO/VIDEO
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Il taglio del nastro

Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo

 

di Pietro Frenquellucci

(fotoservizio Federico De Marco)

Si è respirata aria di ripresa e tanta voglia di lasciarsi definitivamente alle spalle la crisi che ha segnato profondamente il tessuto economico regionale, oggi all’inaugurazione di Riabita il Salone dell’abitare in corso fino a domenica al Fermo Forum.
Gli stand allestiti dai circa 150 espositori – distribuiti su tre padiglioni per circa 10 mila metri quadrati di superficie – hanno messo a disposizione dei visitatori “i materiali più moderni e innovativi destinati all’edilizia del domani” ha sottolineato il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, affiancato dall’assessore ai Lavori pubblici Ingrid Luciani, nel momento del taglio del nastro. Il primo cittadino fermano, inoltre, ha ricordato l’importanza di Riabita “nella prospettiva della ricostruzione post terremoto: questa fiera ci fa riflettere anche su come e dove ricostruire perché questi sono temi strategici rispetto ai quali è impossibile continuare a fare finta di nulla. Il sisma ha ribadito l’importanza della qualità nel costruire, tema che la regione Marche deve affrontare. Ad esempio ci dobbiamo confrontare con la fragilità dei nostri centri storici e delle scuole”. Calcinaro ha poi voluto evidenziare il nuovo spazio dedicato dal Salone dell’abitare al tema dell’accessibilità che propone idee e progetti per una vera e propria personalizzazione di abitazioni che saranno fatte su misura rivolgendosi a tutti i bisogni dei cittadini compreso il mondo dell’handicap.

«Le aziende presenti a Riabita rappresentano tutto il vasto mondo dell’edilizia – ha detto Marco Crescenzi di Service Promotion che, insieme al fratello Luca, ha organizzato l’evento –. Si va dai materiali alle strutture, dai sistemi di costruzione all’impiantistica, dagli interni ai mobili alla domotica. Tutto il settore dell’edilizia manifesta un forte fermento come non accadeva da anni e le presenze qui oggi lo confermano. Certo è ancora prevalente l’aspettativa di crescita che la ripresa in senso reale». Il settore del risparmio energetico ha un ruolo importante all’interno della fiera come dimostrato dalla presenza di Norbert Lantschner, fondatore e presidente di Climabita, leader nella cultura che punta a consumi sostenibili. «Meno consumi e maggiori prestazioni – ha detto il responsabile di Climabita – è questa la sfida nel campo del clima e dell’energia. Dobbiamo trovare la via per un risparmio che non penalizzi il comfort abitativo e garantisca il rispetto dell’ambiente proteggendo anche il portafoglio dei cittadini».

La ricostruzione è un’opportunità per cambiare rotta su questo aspetto – ha aggiunto – perché è una necessità: il clima sta mutando, l’Onu chiede a tutti di intervenire; l’Europa ha deciso che dal 1° gennaio 2019 gli edifici pubblici devono essere a consumo quasi zero, dal 1° gennaio 2021 la stessa sorte toccherà agli edifici privati. Gli studi dicono che, se si procede di questo passo, il 40% dell’Italia centro-meridionale sarà a rischio desertificazione. Occorre fare una battaglia culturale, solo così si vince la sfida, perché a livello tecnico, come si può vedere anche qui a Riabita, le soluzioni ci sono per minimizzare i consumi energetici e massimizzare le prestazioni. Bisogna però crederci e farlo: l’Italia invece è solo al 26° posto fra i Paesi del mondo in linea con la direzione da seguire». Il tema è stato ricordato anche dal Pro rettore dell’Università di Camerino, Graziano Leoni, partner dell’iniziativa. «Le nuove tecnologie costruttive – ha detto Leoni sottolineando la presenza in fiera di tanti studenti delle scuole superiori – devono avere l’obiettivo di consumare meno e puntare alla sostenibilità proprio in favore delle generazioni di domani».
Numerosi gli appuntamenti, i confronti e i convegni sui temi dell’edilizia in calendario sia nella prima giornata che per sabato e domenica con relazioni di tecnici ed esperti. Previsti anche diversi focus sulla ricostruzione post terremoto e sui problemi specifici ad essa connessi. E sempre a proposito di ricostruzione, il sindaco di Treia, Franco Capponi, rappresentando l’Anci regionale, ha ricordato che finora nelle Marche sono stati presentati circa 1.100 progetti e, di questi, solo poco più di cento risultano già finanziati e cantierabili.

 

 

 

 

 

 

L’ex rettore di Unicam Flavio Corradini in visita allo stand di Cronache Picene con Pietro Frenquellucci e Paolo Paoletti


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