Raid ladreschi no stop
Rubano le “monete” degli sbandieratori
ma non erano d’oro

ASCOLI - Nel mirino la sede del Sestiere di Porta Solestà. Due quadri rotti e due porte forzate. Danno limitato, ma quei cimeli avevano un grande valore simbolico. La denuncia ai carabinieri, lo sdegno di Lattanzi
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di Andrea Ferretti

Ladri inesperti, ma comunque sempre ladri. Sono quelli che ad Ascoli si sono introdotti nella sede del Sestiere di Porta Solestà trafugando alcune medaglie vinte oltre vent’anni fa dagli sbandieratori gialloblù.

Sbandieratori gialloblù in Piazza Arringo

Pensando si trattassero di oggetti d’oro, i ladri hanno rotto due dei numerosi quadri appesi dove erano custodite queste “monete” (riproduzione dell’antico “carlino”, da cui prende il nome il quotidiano che a cavallo degli anni 80 e 90 assegnava i premi nelle gare sbandieratori tra i Sestieri) che hanno un valore puramente simbolico. Chissà cosa avrà detto ai ladri il “compro oro” che il giorno dopo si è trovato di fronte a piccoli pezzi di metallo che non valgono nulla, in mano a chi pensava di aver sottratto chissà cosa.

«E’ stato uno sfregio, non ci sono altre parole per definire quanto accaduto» l’amaro commento di Gino Lattanzi, veterano e memoria storica del Sestiere, che aggiunge: «Si tratta di medaglie che il Sestiere ha vinto quando ancora sbandieravo io, cioè tanti anni fa. Non hanno alcun valore se non, almeno per noi, quello simbolico. Danni? Un paio di cornici e due porte che sono state forzate». I responsabili del Sestiere hanno sporto denuncia, ovviamente contro ignoti, presso la vicina caserma dei carabinieri.

Luigi “Gino” Lattanzi

Oltre alle monete che credevano d’oro, non hanno rubato nient’altro. Non è la prima volta che le sedi dei Sestieri finiscono nel mirino dei ladri. Il record, ovviamente negativo, spetta al Sestiere di Porta Romana che nel 2015 trovò la porta d’ingresso della sua sede forzata ben otto volte in pochi mesi. A più riprese venne razziato di tutto: alimenti, bevande e apparecchi televisivi.

Il furto con scasso a Porta Solestà conferma come questi colpi si stiano ripetendo – in ogni zona della città e della periferia- con una costante impressionante. Recrudescenza di un fenomeno che sembrava essersi leggermente assopito, ma che sta tornando a dare il suo bel da fare alle forze dell’ordine, comunque sempre molto vigili sul territorio sia di giorno che, soprattutto, di notte.


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