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“Rosatellum”, collegi extralarge,
Il Piceno torna unito per il voto 2018

ELEZIONI - Via libera dal governo alla definizione dei nuovi ambiti territoriali per le sfide delle Politiche del prossimo anno
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Il governo ha trasmesso al Parlamento lo schema di decreto legislativo per la determinazione dei collegi elettorali della Camera e del Senato previsti dalla nuova legge definita “Rosatellum“. Le Marche avranno da eleggere 16 deputati e 8 senatori. Sei deputati saranno eletti nei collegi, mentre 10 in listini proporzionali nei due collegi Marche 1 (Ascoli-Civitanova-Macerata) e Marche 2 (Ancona-Fano-Pesaro) con 5 deputati a testa. Al Senato, invece, 3 seggi andranno a chi vincerà le singole sfide territoriali, mentre 5 andranno a Roma in base ai voti riportati dai partiti a livello regionale. Rispetto al passato, i collegi sono molto più ampi. Nel caso ascolano, ad esempio, il “Marche 1” per Montecitorio comprende tutta la provincia di Ascoli con sconfinamento anche nel Fermano (escluso però Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio) per un totale di 57 Comuni. Con Ascoli tornano tanti Comuni che un tempo facevano parte della provincia unita come Amandola, Altidona, Belmonte, Campofilone, Grottazzolina, Lapedona, Magliano di Tenna, Monsampietro Morico, Monte Giberto, Monte Rinaldo, Monte Vidon Combatte, Montefortino, Monteleone, Montelparo, Monterubbiano, Montottone, Moresco, Petritoli, Ponzano, Santa Vittoria in Matenano e Smerillo.

I collegi della Camera

Nel caso del Senato, invece, l’estensione è ancora più grande visto che il “Marche 3” si estende da Arquata fino a Porto Recanati comprendendo quindi grossi centri come Ascoli, Fermo, San Benedetto, Civitanova e Porto San Giorgio. Non c’è Macerata che è stata accorpata ad Ancona. Dopo la definizione della geografia elettorale, entra nel vivo il discorso relativo alle candidature. Nel Piceno, in casa Pd, i nomi caldi sono quelli di Valerio Lucciarini e Stefano Stracci. Più fluida la situazione nel centro destra (versante Forza Italia) dove i sindaci Pasqualino Piunti e Guido Castelli sono al momento out a meno di cambiamenti normativi in extremis. Il consigliere regionale Piero Celani è invece arruolatile a tutti gli effetti. Scontate le riconferme in posti blindati del vice presidente della Camera di origini sangiorgersi Simone Baldelli e del senatore uscente Remigio Ceroni. In casa Fratelli D’Italia la base è pronta a spingere la candidatura del presidente del consiglio comunale Marco Fioravanti. 

La geografia del Senato


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